Fenomenologia della mamma: la Mamma Spoiler

Non c’è bisogno di presentazioni: la Mamma Spoiler è ovunque, ci circonda, e soprattutto, siamo tutte Mamme Spoiler. Figurarsi noi, che scriviamo tutti i giorni di maternità.
Fastidiosa come chi vi rivela il finale di stagione di GOT, la Mamma Spoiler è quella che deve obbligatoriamente avvisarvi di quello che succederà dopo.
State contando i giorni che mancano al parto, ma Lei “goditeli, perchè il parto ti distrugge”
oppure “dormi, perchè appena nasce…”
Sì, come se fosse facile dormire con una circonferenza vita di 150 cm e un alien che salta sulla vostra vescica tutta notte.
Viene a trovarti all’ospedale, e mentri le racconti orgogliosa che è un vero angioletto, mangia e dorme, lei ti stronca subito:
“sono tutti tranquilli, è lo la fatica del parto, appena torni a casa si sveglierà e ti farà morire”.
Che è pure vero, ma insomma, è tanto bello a volte vivere nell’ingenuità, come quando eravamo convinte che Jon Snow avrebbe avuto una lunga e prolifica vita familiare con Ygritte (ops, non avete ancora visto GOT?).
Se state impazzendo con le poppate notturne dicendo che non vedi l’ora che diminuiscano, ti avviserà che tanto poi ci sono le febbri, i denti, gli incubi, insomma, mettitela via e baciati i gomiti che almeno con una tetta in bocca ancora si addormenta.

 

Quando arriva la fase dei capricci saprete che i terrible two son nulla, in confronto ai terrible three, four, five six, sixteen…..
Quando direte che vostro figlio di 2 anni è la gioia di vivere, vi ricorderà che verso i tre si incattiviscono tutti.
Se è socievole vi farà sapere che è una fase, anche il suo era così, ora quando lo saluti si mette a piangere.
Se avete avuto il secondo e tutto sommato pensavate peggio, vi racconterà che la gelosia mica appare necessariamente subito, no, non credere, vedrai quando il piccolo cammina, è lì di solito che tutto esplode, perchè il grande lo vede come un rivale.
State attendendo con ansia la prima elementare, e ci sarà la mamma che vi saprà dire che la maestra che vi è toccata è una iena, che la bidella ha la tisi, o che la vostra classe è l’unica senza lavagna luminosa.
Se dite che le serate con i bimbi sono faticose, vi ricorderà che con i figli adolescenti sono peggio, per non parlare dell’ansia quando i figli andranno in discoteca da soli.
I tuoi magari hanno due anni, ma insomma, è giusto sapere cosa vi toccherà.
O anche no, tutto sommato.
Se raccontate che usate l’ora del sonnellino pomerdiano per farvi la manicure o la ceretta (in casa ovviamente) vi dirà che è strano che a 3 anni dorma ancora, e che sicuramente nel giro di qualche mese sarà finitàa la pacchia (quindi unghie mangiucchiate e pelo selvaggio).
Saprete che la prima elementare è facile, ma dalla terza si finisce di scherzare.
Che la prima media è un incubo, che i 16 anni sono da suicidio, che…
Sapete che c’è?
Che, non so voi, ma io mica voglio saperlo che “dopo” sarà pure peggio.
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