“E che sarà mai?!” applicato ad un figlio

Quante volte vi è stato detto, o avete pensato “e che sarà mai?”.

Ecco, con un figlio non fatelo.

Quindi, voilà la top ten delle cose che sembravano  banali. Prima di avere figli.

1. gravidanza e parto:

“E che sarà mai?! Lo hanno fatto tutte!”: certo, infatti ancora mi chiedo perchè non ci siamo estinti. E se foste entrati in una sala parto ve lo chiedereste anche voi.

2 tornare a casa in tre:

Che vuoi che sia, si apre la porta e si entra. Come no.

Pensate di uscire dalla concessionaria con la vostra prima auto costosissima e doverla parcheggiare in un garage minuscolo: sentite un po’ di sudorini freddi?

No, se siete un uomo l’esempio non funziona: pensate … ecco, di doverla prestare a vostra moglie. L’ansia che vi sale alla gola al solo pensiero non è che un centesimo di quando vi daranno la lettera di dimissioni e non saprete minimamenete come si infila un neonato in un ovetto e un ovetto in auto.

A casa poi… pare facile, ma non sai come si prende, come si “interpreta”, cosa farci, e soprattutto come renderlo.

3. il primo bagnetto:

E che sarà mai? L’ostetrica ci ha messo 2 minuti.

Infatti ci metti 30 minuti a trovare la temperatura giusta, visto che l’acqua ti sembra sempre troppo gelida o bollente. Quando sei pronta immergi la creatura, sudi 25 camicie dal terrore, e non sai ancora che dopo aver insaponato il neonato sarà peggio:  ti sguscia ovunque, che manco quando hai provato a pescare la trota col tuo ex rude e barbuto hai faticato tanto. Tranquille, poi diventa più semplice…

4. la medicazione del cordone:

In ospedale era un attimo. Poi tocca a te, vedi questo moncone dal colore putrescente e ti chiedi perchè mai i neonati non ti vengano recapitati a casa quando sono più gestibili e soprattutto senza pezzi da togliere. Se non ti sei iscritta a  medicina c’è un motivo no?

5. svestire e vestire un neonato.

No, se non avete figli non avete idea.

Hanno queste testone enormi e fragilissime, le maglie si incastrano, la fontanella pulsa, lui piange, tu sudi, hai sempre la sgradevole sensazione che ti resti un braccino in mano.

Di solito ti si incastra il body a livello naso, non sai se prendere la forbice e tagliare tutto perchè lo stai per ammazzare o tirare rischiando comunque  di farlo fuori: brutti momenti.

E vogliamo parlare della tutina poussiere con bottoncini sulla schiena? Infili, giri, rigiri, a testa in giù a faccia in su, di nuovo a pancia sotto… poi dicono che i neonati vomitano.

No questo non passa, io ho risolto con lo spezzato e i bottoncini sul davanti.

6. cambiare il primo pannolino

A parte che chiudere un pannolino pare semplice, ma non lo è, specie per un uomo (ho trovato pannolini storti fino ai due anni almeno), ma all’inizio non sei proprio preparata a quello che succederà.

In ospedale c’era un po’ di meconio, che sarà mai. A casa… non riesco nemmeno a scriverlo, che è ora di pranzo e vorrei tanto magiare qualcosa di buono.

Allora vi parlo della pipì. Io ho maschi, e non conto le volte che mi sono presa pipì in faccia. Ci vuole esperienza, per schivare il getto (o per capire che basta mettere un fazzolettino sull’idrante).

7. allattare

Che sarà mai, la cosa più naturale del mondo.

Ah ah.

Per qualche fortunata forse.

Provate un bimbo con reflusso, pare indemoniato: si dimena, urla scuote la testa, vi stacca la tetta a morsi. Naturalissimo.

8. addormentare un neonato

Un bacino, un ruttino, e si mette giù, che sarà mai.

Ecco per qualcuno è davvero così (per me tipo, ora odiatemi), ma per molti è un incastro di routine precisissime che richiedono la giusta temperatura esterna, il grado di umidità perfetto, la culla preriscaldata, 3 minuti e non un secondo di più sulla Poang Ikea, silenzio rotto dal phon in bagno e un gesto fluidissimo per posizionare la belva finalmente addormentata senza alcun tipo di scossone. Togliere la mano da dietro la testina può essere fatale (a voi, ovviamente), ci sono padri rimasti mummificati vicino alla culla con la mano ancora sotto la testina.

9. la prima pappa

Romantico eh? No, non lo è.

Se non vedete molte mamme in giro è perchè son tutte in cucina a raccattare stelline o a bollire carote.

10. uscire

A proposito di mamme in giro. Eh ma non esci mai e che sarà mai.

Tesoro, uscire con un neonato è come partire per la traversata a piedi della Groenlandia: ovetto, fascia, pannolini, telo cambio, biberon che non si sa mai, acqua, salviette, ciuccio, spray sterilizzante, berrettino, felpina, body di ricambio, doudou, carillon, varie ed eventuali.

Se poi si tratta di uscire dopo le 7 di sera ciao proprio: lo sapete vero che i neonati di sera sono iene urlanti e ingestibili? Preferirei uscire con un lupo mannaro che con un neonato.

Ecco perchè le neomamme spesso stanno a casa.

E voi, portarci una birra a casa no, eh?

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4 Comments

  • Grande Morna!!!
    Mi hai fatto venire le lacrime dalle risate…ma solo perchè i miei hanno 4 e 6 anni ed è acqua passata, altrimenti…c’è poco da ridere, solo birra!

  • Questo mi ricorda quella volta in cui mio marito mi telefonò per lamentarsi dei pannolini “Che razza di pannolini hai comprato??? Hanno gli strap sulla schiena!!!” ehm… amore… prova a girarlo, vedrai che funziona esattamente come tutti gli altri pannolini…

  • Spassosissimo! Siete proprio forti. Questo post è più vero che mai. Leggervi è una liberazione e un’iniezione di buon umore! Vi ammiro molto e, anzi, vi sarei grata se voleste darmi qualche consiglio. Ho aperto da poco un mio blog, www. facciolamamma.it, dopo essermi licenziata a 40 anni dal mio vecchio lavoro di giornalista (sic!). Sto scoprendo un universo di mamme veramente fortissime e la cosa mi rincuora e mi dà molto coraggio.
    Un saluto e ancora tanti tanti complimenti

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