Giorni fa ho rilanciato un vecchio post in cui parlavo del sentimento di vecchiaia che mi assaliva guardandomi da fuori mentre criticavo gli adolescenti di oggi. Mi ero ricordata del post perché quella mattina, mentre andavo a lavorare, avevo avuto l’impressione che una vecchietta – di quelle sulla cui vecchiaia non si hanno dubbi, tipo 80 anni – avesse avuto da ridire sulla mia gonna corta.
A prescindere dai gusti personali dell’ottuagenaria, che ha fatto in tempo probabilmente a mettere il costume scafandro e che quindi ci sta non sia proprio al passo con le tendenze, quand’è che dobbiamo rassegnarci al fatto di invecchiare?
Ho 35 anni eppure me ne sento molti meno, mi considero ancora giovane pur rendendomi conto che le neo-mamme, intorno a me, sono molto più giovani. Non che la mia vita abbia niente a che vedere con quella di una ventenne, e nemmeno venticinquenne, ma probabilmente sono nata vecchia e per quello non sento la differenza: bevo più oggi di allora, viaggio tanto quanto allora, rido tanto quanto allora e parlo con le mie amiche tanto quanto allora.
Solo che allora era ritenuto normale che portassi una minigonna e ora, anche se mi ostino a farlo e metteteci pure gli short e i vestitini, ci sta che qualcuno mi ritenga fuori tempo massimo, “a prescindere dalle gambe”, come mi è stato detto su Facebook.
Qual è quindi l’età in cui ci si deve considerare donne “mature”, dove per mature non intendo responsabili che non escono tutte le sere ad ubriacarsi, ma mature tipo le pere, verso l’appassimento? (per favore non parlatemi di MILF che quando leggo di una che si ritiene orgogliosamente MILF mi viene il vomito, sembra una specie di rivincita per cui diventiamo trombabili solo in quanto madri… brrr)
Fatico a chiamare me e le mie coetanee donna, anche se non ho niente contro il tempo che passa, mi piace. Fatico a non mettere le scarpe da ginnastica se ne ho voglia o a uscire senza trucco o a fare cose cretine con le mie figlie. Sono fuori luogo e fuori tempo? Ma se i 40 sono i nuovi 30, non sono ancora una ragazzina?
Quando di anni ne avevo 20 ricordo le stesse critiche per la minigonna rivolte a ragazze non proprio longilinee: in pratica la minigonna fa rosicare tutti, ecco cosa. Perché chi ha il coraggio di metterla, pesando 80kg o avendo 40 anni, dimostra una libertà che forse non tutte hanno. Sentirsi bene nella propria pelle a qualsiasi età è un bel vantaggio sulla vita, perché – al contrario di quello che si vuole far credere criticando chi sente di poter fare come vuole – significa che si sta bene, chi deve criticare una minigonna no, non sta bene affatto. Basterebbe non metterla, senza criticare. Basterebbe non uscire, senza criticare. Basterebbe farsi i cazzi propri, insomma.
Perciò ecco, secondo me non c’è un’età universale per mettere via la minigonna o le Converse.
C’è solo come vi sentite voi, e se volete un consiglio, non smettete mai di sentirvi bene essendo voi stesse.