Una cosa che in casa nostra, nonostante i traslochi intercontinentali, non manca mai, sono i libri. I libri per noi si limitano ormai – per dovute ragioni di spazio (e di peso durante i suddetti traslochi) – a guide, manuali, testi storici e poco altro, il resto lo leggiamo su Kindle. Quelli delle mie figlie, però, prendono lo spazio di una libreria. Troppo, penserete voi? Eppure, ho due bambine che leggono con piacere da sole (anche quella che è ancora alla materna, ormai lo fa da un anno) e ogni sera l’appuntamento con la lettura è il nostro momento preferito. Adesso, per esempio, stiamo leggendo Cipì, protagonista della mia recita di prima elementare!
La lettura è quindi per me un aspetto fondamentale della vita di una persona e di un bambino in primis: leggere un libro intrattiene, fa sognare, fa imparare cose e insegna la calma. Non ho insegnato io alle mie figlie a leggere, ma i libri hanno fatto parte della loro vita fin dai primissimi mesi e forse questo ha aiutato, in particolare con la piccola, che a 4 anni e mezzo ha iniziato a leggere dei libretti di prime letture (immagino anche per imitazione della sorella maggiore!).
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È fondamentale che i bambini imparino a leggere presto?
Se si pensa che i bambini che imparano a leggere prima dell’ingresso alle elementari siano più intelligenti degli altri, non è vero. Possono essere più predisposti (alla lettura, ma chissà sul resto!) oppure semplicemente più stimolati. Io sconsiglio vivamente di accanirsi e pretendere – come in una sorta di gara – che i propri figli leggano a 4 o 5 anni, perché non serve a niente. Non è infatti quando imparano, ma come imparano che fa la differenza. Per questo predisporli alla lettura e invitarli a maneggiare libri fin da piccolissimi è uno dei più bei regali che possiamo fare loro.
3 motivi per predisporre i bambini alla lettura
No, tra i motivi principali non c’è fare a gara con gli altri bambini!
Piuttosto, ecco 3 ottimi motivi per cui è un bene imparare a leggere e/o ad amare i libri il prima possibile (tenendo conto delle proprie attitudini e capacità! Ripeto, ogni bambino è a sé e non c’è nessun genio, qui: la mia primogenita, oggi bravissima a scuola e nella lettura, ha imparato poco prima di entrare in prima, e non leggeva certo libri interi):
- I libri aiutano a sviluppare la fantasia: anche se si tratta solo di immagini, o di un approccio primario, i libri aiutano a far lavorare la testolina, per disegnare meglio, per inventarsi giochi dentro o fuori casa…
- I libri danno risposte: ciuccio, capricci, NO, separazioni, arrivo del fratellino… I libri possono essere un supporto ideale per spiegare col linguaggio giusto situazioni difficili, e i bambini amano vedere rappresentate situazioni che stanno vivendo sulla propria pelle
- I libri calmano e intrattengono: la sera è un delirio metterli a letto? Per me no: da 8 anni leggiamo una storia (due, tre…) ogni sera, anche quando sono stanca morta, non ci rinuncerei per niente al mondo. E dopo, loro leggono da sole. Leggono in aereo, leggono in attesa dal dottore, un libro in borsa salva la vita ed è l’attività perfetta da fare insieme (poi, da grandi, la fanno da soli, ed è bellissimo!) per aspettare in maniera tranquilla, altro che tablet!
Come introdurre i bambini alla lettura
Posto che, ripeto, non è assolutamente obbligatorio né necessario che i bambini sappiano leggere prima dell’ingresso a scuola, resto dell’idea che introdurli alla lettura, al piacere delle lettere, e pure dei numeri, possa solo fare del bene. Ma come fare? Mettendosi a insegnare l’alfabeto? Assolutamente no, non è il nostro lavoro!
Leggere libri insieme è sicuramente un ottimo modo per farli innamorare della lettura e abituarli al piacere di un bel libro, ma se volete un supporto che introduca vostro figlio alle lettere e ai numeri in maniera giocosa e intuitiva vi consiglio un prodotto come “Impara con le Lettere e gli Animali”, un collezionabile edito da RBA che trovate in edicola dal 19 gennaio. Di cosa si tratta? Di un’opera collezionabile che unisce gioco e apprendimento, rivolta ai bimbi in età prescolare (4-6 anni), che ha lo scopo di avvicinare i piccoli alle lettere dell’alfabeto in modo intuitivo, semplice e giocoso. Ogni numero contiene un libretto illustrato, la lettera o il numero, un animale (tutto in legno e fabbricato in Unione Europea da boschi sostenibili) e invita i bambini a usare la fantasia e a scoprire divertendosi. Il primo numero, per esempio, è Amanda la mucca, che di lavoro vuole fare l’astronauta!
Per le mamme più tecnologiche, è disponibile anche un’app con cui integrare la scoperta ed esercitarsi anche con l’inglese. Per la gioia dei bambini (non ditemi che i vostri non sono appassionati di edicola, le mie – soprattutto grazie alla nonna che ce le porta sempre – se la sognano anche di notte, altro che negozi di giocattoli!) potete acquistare “Impara con le Lettere e gli Animali” in edicola, oppure abbonarvi direttamente sul sito www.lettereanimali.it (con sconti speciali!).
Senza farne una malattia, imparare a leggere per i bambini è una grande soddisfazione, perché permette loro non solo di scoprire tante cose, ma di sentirsi “più grandi”. Forzare no, ma stimolare assolutamente sì!
Perché la vita è una bellissima e continua scoperta, e la scoperta inizia da piccolissimi!
Che bello…io non vedo l’ora di iniziare a leggere per il mio piccolino che ha quasi 6 mesi. Qualche consiglio per rendere il momento della lettura un appuntamento giornaliero atteso e speciale? Qualche consiglio su primi approcci al libro anche per i piccolissimi?
Grazie mille
Silvia
Io i primi tempi prendevo librini con gli animali, che avessero belle immagini semplici e colorati. le mie figlie adoravano in particolare quelli con i suoni: ogni pagina aveva un animale, premevi su un bottoncino e sentivi il verso dell’animale. All’inizio glielo facevo io, poi hanno imparato da sole. La collana è questa: http://amzn.to/2Hddq6x
Anche i libri da toccare hanno avuto un grande successo, sia per esperienza tattile che sonora, perché comunque i diversi materiali fanno rumori diversi 🙂 Poi io leggevo un po’ di tutto, storie molto brevi a partire dall’anno e mezzo direi, quando il linguaggio iniziava a svilupparsi di più!