Le mamme sono attente alla privacy dei loro figli, soprattutto quando si tratta di immagini: la questione foto on line sì o no è dibattutissima, e ci sono diverse mamme che non postano alcuna fotografia dei propri figli per proteggerne la privacy.
Questa attenzione però tende a calare quando i figli crescono.
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Privacy on line
Da un questionario realizzato da FattoreMamma e Qwant, a cui hanno risposto oltre 1200 persone, è emerso che il 27% degli intervistati si dichiara molto attento al tema della privacy online e il 62% “abbastanza attento”. Fortunatamente questa percentuale aumenta considerevolmente se si tratta di bambini: il 63% degli intervistati dichiara di essere molto attento e il 33% abbastanza attento alla privacy online del proprio figlio.
La fonte principale di preoccupazione per i genitori sono soprattutto i social (per il 69%), seguiti dai motori di ricerca (15%).
Pubblicità e profilazione
Avete presente quando andate a sbirciare quanto costa la borsa dei vostri sogni e poi ve la vedete riproposta in ogni dove ogni volta che accedete a internet? Dalla posta a facebook, state certe che vi comparirà ogni secondo, a ricordarvi che sarà solo un sogno.
Fastidioso, no?
Il 66% degli utenti è infastidito dalle pubblicità proposte sulla base delle precedenti esperienze di navigazione e il 72% è contrario alla raccolta di informazioni durante la navigazione a scopo di profilazione.
La netta maggioranza vorrebbe che non ci fossero dispositivi di tracciamento o cookie finalizzati a proporre pubblicità diverse a seconda del profilo dell’utente senza memorizzazione delle precedenti ricerche.
Se si parla di minori, poi, l’83% vorrebbe che il motore di ricerca eliminasse automaticamente dai risultati contenuti potenzialmente inappropriati e per il 63% dovrebbero essere privilegiati i contenuti con un valore pedagogico, valutati dagli esperti.
La soluzione esiste, ed è il motore di ricerca Qwant
Tutte queste richieste sono in realtà già esaudite: esiste un motore di ricerca made in France che ha appena fatto ufficialmente il suo ingresso in Italia: Qwant.
Qwant ha come scopo primario tutelare la privacy di chi lo utilizza, prevedendo un modello nettamente contrapposto a quello dei principali motori di ricerca che campano raccogliendo informazioni sui propri utenti per poter distribuire al meglio gli spazi pubblicitari.
Le ricerche effettuate tramite Qwant restano invece completamente anonime, e si otterranno risposte neutrali alle richieste, poiché non sono filtrate da un profilo personalizzato dei propri utenti.
Nessuna pubblicità mirata e basata sulle vostre precedenti ricerche vi perseguiterà per giorni, quindi.
Come si mantiene? Con la pubblicità, ovvio, ma pubblicità neutra, uguale per tutti, legata alla parola chiave e non a voi: nessuna inserzione verrà ad inseguirvi per giorni come la caponata di Zia Luigia.
Quando utilizzi il motore di ricerca di Qwant, non viene installato nel browser alcun cookie o altro dispositivo di tracciamento e non viene conservata alcuna cronologia delle ricerche effettuate e tutte le ricerche sono assolutamente anonime grazie alla dissociazione dall’indirizzo IP, in conformità con le raccomandazioni del Garante Privacy.
Nessuna sorpresa quindi, e nessun rischio che i vostri figli incappino nelle vostre ricerche poco opportune (senza pensar male, io sono sbiancata quando Alessandro ha aperto internet e subito è apparsa la pubblicità del gioco che avevo ordinato per Natale).
L’utilizzo è molto semplice. Basta selezionare Qwant come motore di ricerca, dopodichè fate la vostra ricerca.
Potete scegliere di vedere tutti i risultati:
solo i risultati web:
O i risultati social
Qwant Junior, poi, è l’unico motore di ricerca concepito appositamente per bambini e genitori. I contenuti potenzialmente inappropriati sono automaticamente eliminati dai risultati delle ricerche, e la scheda «Educazione» mostra prima i risultati che hanno un valore pedagogico, valutato dagli esperti.
Installare Qwant è semplicissimo: potete scaricare l’apposita app gratuita per IOS o Android per i dispositivi mobili, per i pc invece digitate Qwant e selezionate l’icona blu che vedete nelle foto “passa a Qwant”.
#Qwant #Switchtoqwant