Il mio bambino non parla, il mio bambino non cammina: le ansie delle mamme

Non appena passa la gioia e lo stravolgimento per il nuovo arrivo, ecco che le mamme, le regine dell’ansia, cominciano a chiedersi cose tipo:

ma non dovrebbe sorridere?

E quando terrà su la testa?

Ma sarà normale che faccia cacca tanto liquida? Quando diventa solida?

E da quel momento in poi comincia la saga del “chissà se è normale che…”, presente?

Il mio bambino non parla, sarà normale?

Il mio bambino non cammina, sarà normale?

Ho avuto un figlio che a 6 mesi diceva “mamma”, non ha mai sbagliato la pronuncia di una parola o quasi e a 18 mesi parlava azzeccando quasi la consecutio.
Non ha mai gattonato e ha cominciato a camminare tardi. Come si spostava? Strisciava tipo serpente e non vi dico quante volte mi sia chiesta se fosse normale.

Sì, lo era.

Ha 9 anni, parla peggio che a 2, corre, salta, cammina, rompe le palle il giusto.

Ho avuto una figlia che ha ora 19 mesi e che dice 3 parole in croce, tipo “mamma”, “nanna”, “latte”.

E le dice pure male.
Ha gattonato come una scheggia per mesi, ha camminato esattamente alla stessa età del primo.

Sarà perché è la seconda?
Sarà perché non ha le attenzioni del primo?
Sarà perché non è stata seguita come il primo?

No.

Altrimenti non ci sarebbero casi di secondi, terzi, quarti figli che hanno parlato, camminato, cantato, ballato, fatto cacca solida prima del primo, no?

Possiamo fare qualcosa per aiutare e agevolare lo sviluppo dei figli?

Sicuramente, ma non saremo noi il motivo per cui avranno o non avranno questa o quella attitudine.
Leviamocelo dalla testa.

Ha importanza che un bambino legga a 3 anni, parli a 6 mesi, cammini a 8 mesi?

Ha davvero importanza?

Avete mai visto – al netto di malattie e problemi seri – un adulto che sa dire solo “latte”, “pappa”, “mamma”? Che vada all’altare in passeggino Chicco? Che esca a cena con la fidanzata ancora col bavaglino? Che tra una trombata e l’altra dorma con la mamma?

No.

Non potremmo semplicemente aspettare che i nostri figli seguano il loro percorso naturale, si sviluppino secondo natura, abbiano i loro tempi?
Senza per forza volere che facciano quella cosa secondo la tabella trovata su Google?
Senza farci venire ansie da prestazioni, manco fossimo il fidanzato successivo di una ex di Rocco Siffredi?

E’ giustissimo essere attente, presenti, seguire con attenzione i nostri bambini, ma… NO ANSIA.

Non facciamo confronti, non fasciamoci la testa prima del tempo, dormiamo serene: nostro figlio leggerà e scriverà, bene o male, a prescindere dal fatto che abbia cominciato a farlo a 4 anni o a 7.
Mangerà con le posate e non con le mani anche se non ha cominciato ad usarle a 7 mesi.

E se magari nuota come un pesce, non sa andare in bicicletta: non guardiamo come pedala, guardiamo piuttosto come sa nuotare.

E ricordiamoci sempre che i nostri figli non sono un banco di valutazione per noi: se fanno o non fanno qualcosa è perché loro, e non noi, sanno o non sanno fare quella determinata cosa.

Non saremo genitori migliori di altri solo perché i nostri figli hanno un’attitudine che altri non hanno: non dipende da noi.

Non è merito nostro: sarà genetica, sarà il caso, sarà passione, sarà l’insieme di mille fattori tra cui, forse, un pochino anche la nostra opera.

Forse, care mie, mica è detto!

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2 Comments

  • Verità! Di motivi per essere preoccupata ne ho avuti tanti… gia’ da quando era nella pancia… il prontosoccorso di ginecologia era una seconda casa… ma ho avuto degli aiuti : un marito positivo e poi un pediatra molto attento e che allo stesso tempo sdrammatizza tutto ! Certo… se una è un tipo che si paragona con gli altri o che dà ascolto anche al macellaio… l ‘ ansia a mille ! Ad esempio la mia piccola ha 10 mesi, e ancora non gattona… probabilmente salterà questa fase perché è più intenzionata a stare in piedi… parola del doctor! Se poi senti quelle donnine che ti fanno : “Non gattonaaa? Pensa che la figlia della nipote della parrucchiera a 10 mesi corre !” E stica! Se solo vedessi come fa il gesto dell ‘ombrello! Anche queste sono conquiste! Le ansie, anche se ci lavori, a volte ci si mettono gli altri a fomentarle. Mio suocero: ” Dalle poco cibo perché è troppo grassa !” No dico lo diceva anche prima dello svezzamento… per fortuna sto imparando a chiudere le orecchie! Poi succedono cose che altro che ansie… peli sulla patata a 5 mesi! Non vi dico la paranoie… il pediatra le ha fatto fare delle visite ma allo stesso tempo ci scherzava sopra per farmi stare meglio! La probabile causa potrebbe addirittura stare nelle creme… così mi ha detto il dottore. E subito mio padre:” Ecco te lo dicevo io.. tutta quella cazzo di crema che le metti!” Ah babbo… ma va un po’ a fatte un giro! Sempre colpa nostra… e le loro di colpe ?! Che se poco poco mi dedicavano la metà delle attenzioni che dedico io a mia figlia… ero una signora! Giusto stamattina… quei peli non c erano più!! Una fase durata 5 mesi. Come sono arrivati in 3 giorni se ne sono andati in 3 giorni! Stamattina guardavo questa patatina con gli occhi sbalorditi e la piccola rideva! Sembrava volesse dirmi: ” Perché la mia patata è differente mamma!”

  • È anche vero che alcune ‘ansie’ delle mamme sono vere. Passata io stessa per.ansiolitica dalla pediatra in primis quando il mio bimbo veramente aveva un disturbo motorio. Ho dovuto lottare per.farmi ascoltare quando finalmente un nuovo pediatra lo fece e fu così che il mio bimbo iniziò la fisioterapia. 💖

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