Una pagella a mamma e papà

Ieri mio figlio, come regalo della festa del papà, è tornato con la “pagella al papà”.

Le voci erano: allegria, fantasia, coccole, cucina, sport, lavoretti, pazienza, aiuto nei compiti, guida dell’auto (quest’ultimo forse perchè almeno un dieci ci fosse?).

La cosa è piaciuta molto anche al piccolo che si è messo a fare anche la sua pagella al papà, e poi, visto che c’erano, anche quella alla mamma, con i relativi confronti: papà è più bravo a cucinare (emh…) ma tu hai più pazienza (10 e lode, per la cronaca), e via di seguito.

Mi hanno anche anticipato che oggi faranno lo scrutinio e ci consegneranno la pagella definitiva, compreso il giudizio finale.

Echissenefrega? Direte voi.

In realtà mi ha stupito come questa cosa, apparentemente banale, li abbia entusiasmati: essere per una volta dalla parte dei “giudici” li ha galvanizzati, e hanno impiegato più di un’ora per rielaborare le pagelle, con la relativa grafica, e i voti.

Mal che vada, potrete sfruttare l’idea in una giornata di pioggia ;-P.

Ma non è solo questo, non è solo passare il tempo.

Erano davvero presi e concentrati: pensare che anche loro possono esprimere un giudizio sugli adulti probabilmente li fa sentire importanti.

E nemmeno il voto è così banale: vi può far capire tante cose.

A volte pensiamo, erroneamente, che i bambini non notino certe dinamiche familiari: capiscono invece molto più di quanto si creda.

Sanno e vedono tutto (capiscono se i genitori sono insoddisfatti, se si amano o no, se e come litigano, se sono allegri o tristi, ecc)  e le loro risposte ad un banale gioco, come questa pagella, potrebbero sorprendervi, non solo in positivo.

Certo, tutto è filtrato dal loro amore per noi.

Io ho avuto 10 e lode in coccole: mi hanno fatto tenerezza perchè no, non sono una mamma particolarmente affettuosa. Nemmeno una serpe, ecco, io mi sarei data un 6+.

La cosa carina è che è un’occasione per parlarsi davvero, per confrontarsi, per mettersi a nudo: io ho detto che mi sarei data la sufficenza, loro hanno motivato il loro voto.

Ho avuto 9 e mezzo in pazienza dal grande, e 10 e lode dal piccolo, che ha riconosciuto che con lui ne serve davvero tanta.

C’è stata occasione di ridere (alla voce sport abbiamo avuto entrambi un 6 politico) e di riflettere.

Il papà ha avuto 9 e mezzo in allegria, io solo 9, ma la cosa non mi ha vista d’accordo: ne abbiamo discusso ed è stato davvero interessante e istruttivo capire come ci vedono.

Ci perdonano davvero tanto, e sono abbastanza consapevoli delle differenze con gli altri genitori: noi abbiamo avuto 7 in “lavoretti”, perchè non ne facciamo “ma solo perchè non avete tempo” (certo, come no) “Paolo invece ha dato 10 alla mamma perchè costruisce tante cose, però ha avuto 6 in pazienza perchè urla sempre”.

La prossima volta (perchè hanno già deciso che ci valuteranno almeno ogni due mesi) inserirò altre  “materie”  (sorrisi, lavoro, ascolto ecc)  in modo da avere sempre più chiaro quello che ai loro occhi funziona e quello che può essere migliorato.

La pagella come regalo al papà mi era sembrata un’idea un po’ scarna e banale, lo confesso, invece ne è nato un bel momento di confronto sincero, di dialogo, di risate e anche qualche lacrima.

E credo che qualsiasi trucco che porti a dialogo, ascolto e confronto, meriti di essere coltivato.

 

 

 

 

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