Mai giudicare una mamma. Ma un’opinione, posso averla?

Mai giudicare una mamma, mai giudicare un papà, mai giudicare una persona.

Non sappiamo che vita ha, cosa fa, che giornata ha avuto, che le passa per la testa, quanto e se ha dormito, se ha mangiato e come sta.

Certo, siamo d’accordo.

Ma se dico che io non allatterei un bambino di 6 anni, sono a giudicare una mamma?

O sto esprimendo un’opinione?

Qual è il confine tra il giudizio e il sacrosanto diritto di avere un’opinione?

E’ possibile che non si possa più dire che il ciuccio in bocca a un bambino alle elementari per me è una cosa che non si può vedere?

O che un bambino sul passeggino a 5 anni per me non ci dovrebbe stare?

Che un bambino a 8 anni non dovrebbe assumere latte dal biberon, perché, santo cielo, ha le mani per sollevare una tazza e portarsela alle labbra?

Giudichi una mamma!

No, cazzo, esprimo un’opinione, nello specifico la mia, che, appunto, è mia, assolutamente opinabile e discutibile, ma è la mia.

Non mi interessa giudicare quella mamma, quel papà, quella persona, non voglio farlo, non è mia intenzione, ma ho una mia opinione su un comportamento. Che poi questo  comportamento possa avere mille ragioni ottime per essere tenuto è altrettanto vero, ma posso ancora avere un’idea generale su un concetto?

Posso pensare che allattare un bambino di 6 anni per me sia una pratica non tanto regolare?

Posso pensare che un bambino prossimo alla scuola media non debba dormire ancora nel letto dei genitori?

Può farmi orrore leggere di chi fa sesso con il figlio nel lettone, tanto dorme?

O devo per forza dire che va tutto benissimo sempre, che siamo tutti giustificati sempre, che possiamo tenere qualunque comportamento ci aggradi e pretendere l’approvazione altrui o che comunque nessuno debba avere un pensiero in proposito?

Pensate un po’, ho un’opinione negativa persino su pratiche che io stessa accetto e porto avanti nella mia famiglia o nella mia vita e, incredibile, non approvo alcuni comportamenti dei miei figli. Sì, ho un’opinione in proposito, chiara e netta.

Non per questo io li giudico.

Amo me e amo i miei figli al di là di certi comportamenti, amo mio marito anche se non approvo certe sue idee o comportamenti, che c’entra?

Sì, non credo che si debba allattare fino alla maggiore età, che si debbano portare in passeggino o su di sé i bambini dopo i 4 anni (nemmeno i passeggini sono omologati per certi pesi e altezze: un motivo ci sarà, no?), che si debba dormire coi figli nel letto quando sono alti quanto noi, che si debba tollerare il ciuccio oltre al nido/ingresso materna, che si debba dare il biberon quando i bambini sanno bere dal bicchiere o dalla tazza, non credo che si debbano dare pappe ai bambini e non certo in età da materna, non credo che si debba accettare tutto dai bambini, credo che la disciplina dolce e tutta la questione del verbalizzare e annessi e connessi sia spesso – non sempre, sia chiaro, ma molto spesso sì – una deriva verso l’anarchia più totale, praticata da genitori incapaci di dare delle regole per primi a se stessi, figurarsi ai bambini.

Giudico qualcuno?

No, esprimo opinioni su comportamenti generali, non certo su persone.

Non intendo giudicare una mamma o un papà, anzi!, parto dal presupposto che un genitore ami i propri figli e cerchi sempre di fare il meglio per loro e che se dà il ciuccio a 6 anni probabilmente avrà un motivo per farlo. Che lo faccia e sia felice!

Questo non toglie che la pratica del ciuccio alle elementari non sia per me accettabile in linea generale.

E’ la mia opinione.

Parliamo delle opinioni, non abbiamone paura, discutiamole, sosteniamole, difendiamole e sì, anche cambiamole, ma torniamo, vi prego, ad essere capaci di farcene una.

Senza confonderla col giudizio.

Altrimenti arriveremo a parlare sempre del tempo e del cielo grigio su Milano.

Come in ascensore.

 

 

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10 Comments

  • sono d’accordo su tutta la linea. Ma con mia figlia di tre anni che si ciuccia due dita (indice e medio) come posso fare per correggerla? Al fratello più grande che usava il ciuccio l’ho tolto utilizzando la scusa di Babbo Natale, ma per le dita? Mica gliele posso tagliare ahahah…. Quindi avete un’opinione per me?

    • Buongiorno,
      premesso che sono una zia, quindi la mia opinione vale il 50%, niente di strano che chi ciuccia le dita e non il succhiotto non riesca facilmente a smettere. Mio fratello (padre di 5 splendide creature) si alzava ogni paio d’ore a togliere il dito di bocca alla seconda, che di giorno si sforzava di non succhiare, ma di notte, nel sonno, non aveva controllo. Lui ha perso sonno, lei ha perso il vizio.

  • A me giudicare i comportamenti degli altri non interessa, e mai mi permetterei di dare un’opinione/consiglio non richiesto. Però osservo, valuto, traggo le mie conclusioni che tengo rigorosamente per me… dato che una vita non basta per imparare dai propri errori cerco di imparare da quelli degli altri! (Chi l’ha detto, poi?)

  • Io ho una personale opinione su tante cose (forse tutte) che vedo, ma tendenzialmente me la tengo per me, soprattutto se non viene richiesta. E anche quando viene richiesta sto ben attenta al tono e alle parole che uso, perché sempre, in ogni momento, penso che la mia opinione può essere sbagliata. Poi chiaramente cresco mia figlia (che ora ha 10 anni) nel modo che ritengo migliore, ci sono cose che vorrei “cambiare” e per ora non riesco, pur continuando a lavorarci, e chiedo spesso l’opinione di chi amo e ho fiducia.
    Tengo sempre a mente che maestri perfetti non è nessuno, neppure io.

  • Non saprei…
    Il punto è che ultimamente con la scusa del “ma è la mia opinione” si dicono tante cose anche obiettivamente sbagliate ed a volte direttamente offensive.

    Anche i razzisti si barricano dietro a “è la mia opinione” quando parlano di rimandare indietro gente fuggita da guerre, genocidi e simili perché tanto sono cose gonfiate.
    Anche i sessisti sparano “è la mia opinione” per sostenere che le donne sono fatte per badare alla famiglia e non lavorare.
    Alla fine se è la tua opinione puoi dire quello che vuoi senza fondamento, ma si rischia di portare avanti stereotipi che danneggiano qualcuno.

    Ad esempio giusto per prendere un punto dell’articolo, potrei dire che l’allattamento prolungato (o più semplicemente a termine) è fisiologico ed è praticamente solo il mondo occidentale a trovarlo “sbagliato”.
    È la mia opinione? Si anche, ma anche documentata da studi.

    Ma soprattutto il problema di esprimere a gran voce “la propria opinione” può fare sentire sbagliato chi invece segue la fisiologia, semplicemente perché è in minoranza.

    Io credo che non ci sia per forza questo gran bisogno di comunicare al mondo la propria opinione su tutto, soprattutto se questa può danneggiare qualcuno 🙂

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