Mio figlio è dislessico?

Si sente sempre più spesso parlare di  dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia (i cd. DISTURBI SPECIFI DELL’APPRENDIMENTO o DSA) e ormai i genitori, alla rpima difficoltà, subito si chiedono: mio figlio è dislessico?

Andiamo con calma e vediamo un po’ nel dettaglio.

Innanzitutto, cosa sono i DSA?

Sono disturbi del neurosviluppo che riguardano la capacità di leggere, scrivere e calcolare in modo corretto e fluente che si manifestano con l’inizio della scolarizzazione.

In primis, la regola base da ricordare è che non si otterrà nessuna diagnosi prima della fine della seconda elementare: questo perché alcuni dei “sintomi” propri di questi disturbi possono essere dovuti ad immaturità e semplicemente risolversi nel giro dei primi due anni scolastici: spesso alcune difficoltà sono semplicemente normali. Non tutti scrivono dopo 3 giorni di scuola, o leggono entro un mese. C’è chi è più veloce e chi è più lento, spesso è solo normale, e bisogna attendere che si interiorizzi per bene il meccansimo della scrittura o lettura.

Però questo non significa che se si hanno segnali importanti si debba ignorarli.

Ci sono casi così eclatanti da essere evidenziati già alla materna.

Nelle scuole primarie, poi, ormai si fanno gli appositi screening , e le maestre informano i genitori in caso di esito positivo (cioè se ci sono segnali di allarme per DSA).

Di solito, quindi,  i primi input vengono dalle maestre.

Ma ovviamente accade anche che le maestre, per inesperienza, disattenzione o scarsa conoscenza dei DSA, non riesca a vedere i segnali.

Quali sono i segnali di possibile dislessia o altri DSA?

Uno dei primi campanelli d’allarme è di solito una grande difficoltà nella lettura già delle prime sillabe, la difficoltà nell’ automatizzare il processo di lettura, non comprendere ciò che è stato letto. Per la scrittura, non riuscire a stare nelle righe, non riuscire (con il tempo) a scrivere lettere della stessa grandezza e comprensibili  , non riuscire a leggere quanto si è scritto.

Spesso vengono invertiti numeri (ad esempio 12 al posto di 21) o alcune lettere  ( m-n, p-d, b-d) , si possono avere difficoltà ad imparare le tabelline, i giorni della settimana, i mesi dell’anno, l’alfabeto. Spesso si hanno anche difficoltà di coordinazione e concentrazione.

Ricordate che l’intelligenza non c’entra!

Vostro figlio non è stupido (anzi, di norma i bambini DSA hanno un quoziente intellettivo ben sopra la media) , solo il cervello funziona per vie leggermente diverse dalla norma.

Tenete però in conto che lui si sentirà stupido: scoprirà di non riuscire a stare al passo con i compagni, di essere più lento, non riuscirà a leggere, e tutto questo crea davvero una grande frattura tra come ci si sente, come ci si conosce e come invece all’improvviso ci si scopre: senza essere troppo ansiogeni o pressanti, bisogna cercare di essere di supporto, anche se le delusioni dovranno imparare a gestirle.

Cosa fare se avete l’impressione che vostro figlio sia dislessico?

Se volete togliervi subito il dubbio, fissate un appuntamento con una brava logopedista: lei farà dei test che evidenzieranno subito se esistono segnali di allarme e a che livello.

Se siete già a metà della seconda elementare, conviene parlarne alla pediatra, che vi farà un’impegnativa per il percorso presso la ASL: pur ribadendo che prima della fine della seconda non avrete certificazioni, meglio muoversi per tempo, perché le liste di attesa possono essere molto lunghe.

La vera e propria  diagnosi viene comunque fatta da un’equipe multidisciplinare: neuropsichiatra con l’ausilio di un logopedista e(non sempre) psicologo.

Se la logopedista vi informa che vostro figlio ha un disturbo specifico dell’apprendimento, o comunque se ottenete direttamente la diagnosi, niente panico.

Ci sono dei percorso da seguire per attenuare o raggirare il problema, ormai in quasi tutte le città ci sono associazioni dove potrete trovare informazioni utili.

Se è vero che prima si affronta meglio è, è anche vero che non è il caso di allarmarsi e precipitarsi: come in ogni cosa, quanto c’è molta domanda si moltiplica l’offerta, e non sempre è di buona qualità.

Anche i DSA stanno diventando un business, quindi fioccano corsi, esperti, libri e chi più ne ha più ne metta: prendetevi il tempo di informarvi, sentire altri genitori che ci sono passati e non fatevi fregare per eccessiva ansia.

Se la difficoltà è la scrittura, una brava logopedista vi potrà spiegare alcuni esercizi da fare a casa, se è la lettura, gli e book hanno caratteri adatti a dislessici,

A questo punto cercate la collaborazione degli insegnati: verrà predisposto un PDP, un piano didattico personalizzato (che spesso resta solo sulla carta), ma monitorate e vigilate.

Non serve a nulla scrivere le classiche formulette “si prediligerà una verifica scritta a quella orale” (o viceversa in caso di disgrafia) se poi non viene attuato.

Ugualmente possono essere previsti strumenti compensativi (calcolatrice, computer ecc)

Non esitate a rivolgervi ad uno psicologo se vedete che vostro figlio è a disagio: saprà darvi i giusti consigli e spunti per aumentare l’autostima, tasto dolente dei bimbi con DSA.

Infatti il problema più grosso di una diagnosi di DSA non è la diagnosi in se, ma quanto vostro figlio dovà passare a livello psicologico.

Loro fanno più fatica, sono più lenti, ma arriveranno dove vogliono, esattamente come gli altri.

L’importante è che strada facendo non subiscano troppi “danni indiretti”: per questo è fondamentale la diagnosi precoce, perché prima arriva, prima capiranno di non essere sbagliati.

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6 Comments

  • Ciao Morna
    In questo periodo di quarantena sto molto con i bimbi e li sto aiutando a fare i compiti.Ho notato,che il primo di 8 anni,ha molta difficoltà nella lettura,scrive in modo molto disordinato,e fa molti errori ortografici.x ne sono campanelli d’allarme,x mia madre no,dice ci vorrà tempo,ma io non sono convinta,vorrei parlare con una logopedista,ma non so se in questo periodo facciano cmq studio.lui sente molto anche la differenza con la sorella di 7 anni,che è molto spedita nella lettura e fa subito i compiti.mentre lui è molto lento.
    Di conseguenza stanno sempre a picchiarsi e dirsi parolacce,e lui…lo sento….che si sente inferiore….
    Marina

    • Ciao Marina, mi dispiace per queste difficoltà.
      E’ in seconda o in terza?
      Alcuni errori sono tipici (confondere P e B M e N), le doppie ecc.
      Purtroppo temo che fino a che questo non finisce non puoi avere una vera consulenza, perchè guardano anche la postura, quanto suda la mano, quanto è calcato il foglio. Posso dirti come direttiva di non caricarlo eccessivamente di dettati e scrittura, prova a leggere per lui e a scrivere tu qualche testo lasciando a lui le risposte. Fare fatica in una cosa che per tutti è banale è estremamente frustrante per loro. Nel caso puoi provare a sentire una logopedista per una consuelnza a distanza, mandando delle foto del testo e giusto per avere qualche consiglio. Io avevo fatto anche un percorso di rieducazione, prevedeva tanti giochini tipo “bastimento carico di”, dove si fanno unire lettere e sillabe, giochi con sillabe, paroliere ecc. In bocca al lupo!

      • Ciao cara
        In questi mesi con il 9enne abbiamo iniziato ad andare da una logopedista una volta a settimana, lei mi ha sempre rassicurato che sia una forma leggera di dsa e che con i dovuti esercizi risolverà….ora è quasi un mese che non la vediamo,sempre causa covid e il 9enne diciamo sta rifacendo tutti gli errori …mia mamma deve sedersi accanto a lui durante i compiti e non può lasciarlo un attimo,altrimenti perde tempo,fa errori gravi,e non riesce a capire ed imparare quello che legge.
        Quindi oltre ad un oretta dalla logopedista,penso mi serva un post scuola dove ci siano persone che lo seguano e che magari gli indichino un metodo di studio,perché altrimenti avrà sempre bisogno di una mano.
        In tutto questo è un tipo molto ansioso,suda sempre le mani e scatta x qualsivoglia.
        Sono un po demoralizzata anche perché questo periodo non aiuta per niente.
        Scusa la sfogo Morna.appena ho qualche notizia ti aggiorno

  • Ciao Morna, mio figlio di quasi 7 anni non vuole mai leggere e quando lo obbligo a farlo, fa una fatica tremenda. Tende ad inventarsi le parole piuttosto che leggerle. Esempio: se nella frase c’è scritto “stella”, lui legge la s e poi dice la parola che secondo lui potrebbe esserci scritta.. Confonde la a con la e, la v con la f.. spesso sembrano errori di distrazione.. di svogliatezza.. io mi arrabbio e lo sgrido e così lui poi si corregge e legge “correttamente”.. Vorrei dargli una mano.. aiutarlo con la lettura.. nelle altre materie è molto bravo.. soprattutto in matematica e disegno.. cosa mi consigli? Grazie ciao Lara

    • ciao Lara, innanzitutto dipende da che classe fa.
      Se è in prima, è ancora normale, in seconda, sono segnali di allarme.
      La prima cosa che ti raccomando è NON ARRABBIARTI!!!!
      Mai per nessun motivo! Se fosse dislessico lui quella parola non la può leggere, vede che per tutti è semplice e per lui impossibile e già ne spffre (anche se non lo mostrasse), ci manca solo di sentirsele.
      Tu comportati come se lo fosse, prova a vedere se con font dislessia gli è più semplice (li trovi su ereader o pc).
      Non so molto di dislessia perchè il mio è disgrafico, ma prova a vedere consigli on line su come comportarsi, c’era un bel video di repubblica che mostrava come vede un dislessico, ma non ho idea se a 7 anni possa saperti dire se per lui le lettere si muovono (non vorrei fosse controproducente perchè potrebbe usarlo come scusa anche se non è vero), insomma studia un po’, ma davvero, non arrabbiarti, in ogni caso, qualunque cosa sia, non lo fa apposta!
      Ah, una visita oculistica è sempre la prima cosa!

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