In visita alla Bio fattoria HiPP: la verità sul perché dovremmo mangiare tutti biologico

“Le piante hanno un’anima, praticamente”.

È così che il signor Hipp ha concluso il lungo discorso in cui ci ha spiegato nel dettaglio quali sono le differenze tra un terreno biologico ed uno no, tra un suolo vivo e sano ed uno compromesso dalle coltivazioni intensive, errate e guidate dall’uso di prodotti chimici.

Quando ho avuto la mia prima figlia, ormai più di otto anni fa, mi trovavo già all’estero e non sapevo niente di maternità, tanto meno di prodotti per l’alimentazione dei bambini. L’unica cosa certa era che il biologico faceva parte delle mie abitudini e che per lei avrei comprato prodotti biologici, fossero farine, biscotti o pappe (che usavo spesso quando andavamo da qualche parte, per evitare le snervanti attese al ristorante). E quel biologico era HiPP.

Quando mi hanno chiesto, otto anni e mezzo dopo, di andare a visitare la fattoria HiPP, potevo forse dire di no? Tre giorni a casa del signor HiPP in persona, ascoltando da lui cosa significa coltivare ed allevare bio, cosa significa amare la terra e cercare di preservarla, per noi e per i nostri figli.

Tre giorni fantastici, in cui siamo state a contatto con la natura, con gli animali (tante, tantissime api!), col buon cibo (e anche il buon vino, al signor HiPP piacciono i vini italiani!) e in cui abbiamo potuto scoprire cosa significa biologico. Un’azienda biologica ed ecologica, infatti, “ricostruisce” i suoli danneggiati dalle coltivazioni convenzionali, rendendoli nuovamente vitali e capaci di alimentare molte più persone di quelle che vengono alimentate oggi con le colture tradizionali. Un esempio? Ai tempi degli egizi o degli aztechi, la capacità di alimentazione per ettaro era molto più alta di oggi. Com’è possibile? È possibile perché l’inquinamento, i prodotti chimici, il non rispetto dei cicli delle stagioni e della natura, hanno portato ad un impoverimento dei suoli sempre più importante. E quindi ad un numero sempre inferiore di terre fertili.

L’obiettivo di HiPP è proprio quello di recuperare terreni per riportarli alla loro ricchezza iniziale, vitale e produttiva, basandosi solo sui principi della natura. L’esempio più lampante è quello di Podagi, in Polonia, che la famiglia HiPP ha recuperato dopo la seconda guerra mondiale iniziando ad investire nei campi per rendere i suoli nuovamente vitali. Oggi, su ettari e ettari di terreno, si coltivano tanti dei prodotti che trovate nei vasetti che comprate per i vostri figli: carote, patate, ma anche vitelli e manzi, lasciati liberi e alimentati, ovviamente, solo a erba biologica. Niente ormoni, niente antibiotici: secondo Mister HiPP, un animale in libertà, alimentato naturalmente, non ha bisogno di niente.

Ho avuto la fortuna di poter fare una chiacchierata da sola proprio con Stefan HiPP, a cui ho fatto delle domande specifiche.

Una cosa che mi incuriosiva molto è capire com’è cambiato il biologico da quando hanno iniziato a farne ad oggi: qual è la mission di HiPP, nel 2018?

Mr HiPP: “I bambini hanno bisogno del meglio, ed è questo che ha mosso la mia famiglia a sviluppare il biologico. È per questo che ci siamo specializzati nell’alimentazione infantile, perché i bambini hanno bisogno di una terra pulita, di mangiare in maniera sana, loro sono il nostro futuro. Nel 2018 però abbiamo anche altri obiettivi: coltivare biologico significa lasciare una terra migliore a chi verrà”.

50sdm: Biologico significa Made in Europe?

Mr HiPP: “Per fortuna oggi si può trovare biologico ovunque. In Europa abbiamo regolamentazioni precise, in più noi abbiamo le nostre regole perciò ogni produttore che lavora per noi, ovunque nel mondo, deve avere i nostri standard. Andiamo a scegliere le migliori materie prime nel mondo rispettando la natura, per questo, per esempio, le banane dei nostri vasetti provengono dal Costa Rica.”

50sdm: Oggigiorno c’è un po’ la “guerra” ai prodotti confezionati, anche se per le mamme sono in realtà utilissimi, vista la mancanza di tempo. Come spiegare a chi ha dubbi che un omogeneizzato di verdure o una compôte di frutta non è una cosa cattiva, ma anzi, un alimento sano e pieno di nutrienti, anche meglio di alcuni preparati in casa?

Mr HiPP: “Nessuna mamma può controllare le materie prime a casa come facciamo noi. Noi le controlliamo per decine di migliaia di sostanze perché non possiamo sapere cosa c’è nell’aria, anche se i nostri campi sono sempre lontani da industrie e strade. In più i prodotti pronti hanno già le vitamine, le proteine e gli altri nutrienti adatti e dosati a seconda dell’età del bambino, grazie ad un team di esperti che lavora proprio su questo.”

Infine, ho chiesto anche al signor HiPP qual è il suo prodotto preferito commercializzato in Italia:

La frutta frullata!

Non avevo bisogno di essere “convertita” al biologico perché già lo uso praticamente al 100%, ma vedere in prima persona la passione che la famiglia Hipp mette in quello che fa mi ha davvero lasciata favorevolmente colpita. Immaginatevi il signor Stefan Hipp che ci apre le porte di casa sua, ci offre da mangiare (tutti prodotti delle sue terre!), da bere, ci intrattiene, ci parla del suo lavoro, della sua famiglia, del black angus, dei suoi cavalli, delle pecore, ci racconta aneddoti, ci porta in giro per i campi (io alla guida di una mitica macchinina, in coda al signor Hipp, con Marica Ferrillo e Laura di Just4mum, a rischiare di ribaltarci ad ogni buca – che lui invece saltava come nulla fosse!) in mezzo a campi di grano, di avena, di trifoglio, a mangiare carote estirpate dalle sue mani, ad accarezzare le mucche, a rincorrere le pecore, insomma immaginatevi questa cosa incredibile che abbiamo vissuto, gomito a gomito come nulla fosse col capo di un’azienda multinazionale, a parlarci in inglese per tre giorni di politica, di alimentazione e di viaggi… così, come nulla fosse. È stata un’esperienza unica e anche se non riesco a riportare ogni dettaglio della composizione di un terreno vitale sono tornata a casa tanto, tanto contenta.

Contenta di sapere che esistono aziende belle, vicine alle persone e che hanno a cuore proprio noi e i nostri bambini.

Non me ne dimenticherò <3

Tags from the story
More from 50sfumaturedimamma

5 cose che rovinano la giornata di un genitore

Share this...FacebookPinterestTwitterLinkedinemail1) quando tuo figlio caca mentre stai uscendo Non importa se...
Read More

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.