Back to school con Kenzo Kids: un rientro 100% parigino

Nemmeno il tempo di riporre magliette e costumi che ci siamo già: a Parigi la scuola inizia il primo settembre (quest’anno il 3 perché il primo cadeva di sabato) e in genere l’aria è già autunnale. Immaginate lo shock di rientrare dalle vacanze e non solo riprendere la routine, ma ritrovarsi anche con dieci gradi al mattino! Per fortuna, se non altro, c’è un risvolto positivo: non so voi, ma io aspetto sempre settembre per… i vestiti! Sono pazza? Sì, forse sì. Eppure adoro sfogliare le riviste e guardare le vetrine, e se non mi rifaccio ogni anno il guardaroba è perché sono assennata.

La rentrée parigina con Kenzo Kids

Quest’anno fedele alleato della nostra rentrée (una parola quasi mistica in Francia, che racchiude in sé aspettative, auguri, significati che manco buon Natale) è stato Kenzo Kids, che ci ha accompagnato anche per tutta l’estate. Pochi capi semplici e dalle linee pulite che hanno rallegrato le nostre mattine già incasinatissime dal giorno uno. Ci credete se vi dico che le ho tirate giù dal letto ricordando che potevano mettere la felpa con la tigre? Un po’ come quando dico dai che oggi mangiate un gelato!

Il vestito Kenzo per la bambina ribelle

Una cosa che mi ha sempre divertito delle bambine francesi – e che io adoro – è che per andare a scuola e poi magari ai giardini a giocare non mettono i leggings, almeno, non per forza. Ricordo quando mi approcciavo ai primi parchetti e vedevo queste bimbe in gonna di tulle arrampicarsi e rotolarsi senza battere ciglio (soprattutto le mamme non battevano ciglio): lì ho avuto l’illuminazione che l’abbigliamento per una bimba non deve essere per forza tuta o pantaloni, ma che ogni vestito o abito deve essere vissuto, e in primis a scuola! Che senso ha compare un vestito di Kenzo se poi lo si usa tre volte? Poco importa se non sono principesse e si sporcano, tanto i vestiti si lavano, no? Anzi, a volte sono più costrittivi dei jeans che una gonna… Quindi, scelgano quello in cui si sentono meglio. Le mie figlie, come vedete, saltano sotto la Tour Eiffel pronte a riconquistare Parigi con due vestiti Kenzo morbidi e comodi, che penso sfrutteranno a lungo (tra l’altro escono perfetti dalla lavatrice!).

Come scegliere i vestiti per i bambini che vanno a scuola

So che in Italia sono molto rigidi con l’abbigliamento (beh, spesso c’è proprio il grembiule, che qui onestamente non ho visto, semmai ho visto l’uniforme nelle scuole private), ma spesso c’è anche la convinzione che gli abiti “buoni” debbano essere tenuti da parte per le occasioni speciali. Certo, per carità, ma poi quante volte li mettono? A me non interessa l’abbigliamento firmato per una bambina (nemmeno per me a dire il vero), ma adoro la tigre di Kenzo e ammetto di avere un debole per il brand! Quindi il mio consiglio è: scegliete quello che vi piace, non abbiate paura a mettere un capo un po’ più carino (maestre permettendo e altre mamme permettendo: ho sentito pure dire che bisogna stare attente a quello che possono pensare le altre… nella mia esperienza decisamente se ne fregano tutti, grandi e piccini) per la scuola o per le giostre, i vestiti per bambini non sono eterni, che se li godano!

 

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