Feste di compleanno, discriminazioni e … quanto contano le mamme?

In questi giorni non si è parlato quasi di altro sui social.

Mi riferisco al caso della festa di compleanno di un bambino (autistico) la cui festa sarebbe andata deserta con conseguente delusione del piccolo.

Un casino mediatico pazzesco, con feste di compleanno “riparatorie” sorte a destra e a manca.

Non per fare la figa della situazione, quella da “io lo sapevo da mò”, però che la storia puzzasse un po’ mi pareva evidente da subito.

Insomma diciamocelo, a 4 anni (secondo anno di materna) non son certo i bambini a non voler andare, e che ci fosse una classe intera di grandi stronze mi pareva strano.

Mi chiedevo poi come facessero tutti a sapere che il bimbo fosse autistico, da noi alla materna erano riservatissime sulle questioni personali, sapevo che c’era un’insegnante di sostegno, ma non ho mai saputo per chi fosse, per dire.

Comunque, mi son tenuta il dubbio e son passata oltre.

Poi sono usciti i vari approfondimenti, da ultimo la Lucarelli, dove vien fuori (e a dire il vero bastava guardare il profilo della mamma, mica bisognava ingaggiare un investigatore) che la mamma in questione è un pochino sopra le righe, diciamo.

A parte essere no vax, infamare Burioni e Lorenzin, che ormai a questo siamo abituati, aveva post pesantemente razzisti (del tipo “accogliamoli a sprangate” , non lasciava adito a dubbi, ecco), rimpiangeva Mussolini (forse dimenticando quali fossero le opinioni dell’epoca su dove andassero collocati i disabili), insultava madre e sorella, e visto che aveva tempo insultava anche la scuola e i genitori della scuola stessa, tutti brutti e cattivi, più vari nessuno mi capisce nessuno mi invita nessuno mi vuole.

In questo bel clima sereno, dove già sai di essere molto amata, dopo 6 giorni dall’inizio della scuola, pare pure in una nuova classe, manda questo invito su whatsapp dal venerdì per il lunedì, per invitare alla festa che si sarebbe tenuta, per l’appunto, il lunedì sera alle 18.

Ora, il punto della questione per me  non è la mamma, il bambino o ‘sto mazzo, ma una festa di compleanno di

LUNEDI’

(e già dovrebbero essere vietate per legge)

alle

DICIOTTO

alle 6 di sera capite?

A parte che i miei alle 7 cenano e 8.30 son pigiamati e io sto facendo il conto alla rovescia per metterli a letto, ma vabbè, diciamo che un giovedì potrei pure pensarci, un venerdì pure, il sabato benone… ma il lunedì???

Il lunedì per me è sacro, è interamente dedicato alla sopravvivenza, già arrivare vivi a casa è tanta roba, non uscirei di casa dopo esserci entrata nemmeno per la svendita all’80% di Furla figurarsi per la festa di compleanno di chichessia.

Ah dimenticavo, la mamma in questione ha anche chiesto di non portare regali e fare donazioni alla sua associazione. Associazione che, per sua stessa ammissione, serve per il momento solo a coprire spese personali, ma visto che la Gregoraci (eh ..) le ha detto che non può donare ai privati lei ha aperto l’associazione.

Scopi nobilissimi, insomma (no dai, son cattiva, so quante spese ci siano per queste situazioni, però dai, non suona proprio bene).

Ora, non so se avesse architettato tutto (e un pochino viene il dubbio, visto che alla festa c’erano 15 bambini, quasi più che alla nostra, dove ho invitato due intere classi, di cosa c’era da lamentarsi??), sta di fatto che lei, poverina, sta proprio sulle palle alle altre mamme, che quindi non sono andate.

La domanda del giorno quindi è:  quanto conta la mamma per una festa di compleanno?

Perchè moltissimi, sui social, dicono che è un’ingiustizia comunque perchè la festa è del bambino e i figli andavano portati, senza se e senza ma.

Mah… io invece qualcuno ne ho eh.

Siamo d’accordo se i figli son grandini.

Li porti, li lasci, e ciao.

Ma se sei al secondo anno di materna e devi fermarti 2 o 3 ore (tralasciando un attimo l’obbrobrio del lunedì sera alle 18) io sinceramente prima di immolarmi ci penso.

Se poi la mamma è una stronza con cui hai litigato fino al giorno prima, che scrive peste e corna del mondo intero su facebook, allora dai, facciamoci un esame di coscienza e ditemi sinceramente chi sarebbe andata (anche considerando che non tutti dovevano conoscere le condizioni mediche del bambino, come dicevo sopra).

Poi certo, io avviserei (anche se mi è capitato di scordarlo, specie alla materna dove ero ancora più fuori dal mondo di ora) ma la prassi è ovunque che la mancata risposta equivale a NO.

Che poi, diciamocelo, le feste alla materna, specie i primi giorni, sono un po’ un capriccio dei genitori, su.

Ai bambini interessano i 3 amici che vedono sempre, interessano i cugini, gli zii e i nonni, di 35 bambini ai gonfiabili non gliene può fregare di meno, a maggior ragione con disturbi per cui, solitamente, chiasso e confusione non son proprio ben accette. Ah sì, gli interessano anche i regali ma no, la mamma vuole la donazione, quindi niente.

Insomma, appurato che ai bambini della materna del festone stile Disney interessa poco, e appurato quindi che l’intenzione, pur nobile, è probabilmente quella di socializzare, vi dò qualche piccolo consiglio:

  1. rendete privata la bacheca facebook, così per iniziare. Pochi ne escono bene, fidatevi, meglio essere prudenti.
  2.  un’altra buona prassi è non insultare tutti, che non si fa proprio bella figura.
  3. per cominciare, va benissimo anche portare qualche caramella o dolcino a scuola (dove si può), non serve invitare 50 persone che non si conoscono.
  4. almeno la prima volta, non diamo istruzioni agli invitati su cosa regalare, non è carino dai.
  5. se nessuno risponde per due giorni, scrivete che Mattia ha la febbre e mi dispiace ma devo annullare la festa, ci saranno altre occasioni, si vede che non era il momento ed evitate a vostro figlio un’umiliazione (e se ha 4 anni di certo non dipende dai rapporti con i compagni)
  6. se sperate che qualcuno venga, evitate accuratamente il lunedì alle 18.
  7. prima di invitare ad una festa degli sconosciuti, vedete magari di salutare quando li vedete fuori da scuola.
  8. se nessuno vi sopporta, fatevi due domande
  9. se nessuno vi sopporta, e non avete trovato risposta alle due domande, rimandate la festa a quando i bambini potranno venire da soli
  10. fino ai 6/7 anni, i nonni vanno benissimo, credeteamme

L’altra domanda del giorno è: ma che fine ha fatto il nostro giornalismo??

Perchè pare si sia ridotto a condividere notizie da facebook, poi che siano vere o meno chissenefrega, io ho solo condiviso.

Quando non mette in discussione sentenze passate in giudicato Tipo ora: vuoi vedere che gli assassini di Erba sono in giro?

Meglio chiudere le porte eh.

O, meglio ancora, spegnere la TV.

 

 

 

 

More from 50sfumaturedimamma

Fenomenologia della mamma: la mamma chioccia

Share this...FacebookPinterestTwitterLinkedinemailLa mamma chioccia è colei i cui figli non hanno mai...
Read More

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.