Perché scegliere un consumo sostenibile

L’unico pesce che le persone al di sotto del metro e cinquanta mangiano in casa mia sapete qual è? Il tonno in scatola.

Non c’è modo: le ho proposte tutte, ma dopo una certa età hanno semplicemente deciso di rifiutare qualsiasi alternativa. E siccome so che poi cambieranno idea, come è successo a me, poco male!

Ma proprio perché il tonno in scatola è l’unico tipo di pesce che mangiano, ho seguito con piacere l’evento organizzato da Rio Mare in collaborazione col WWF in cui il brand ha spiegato perché ha scelto la pesca sostenibile e in cosa consiste.

Rio Mare: 100% pesca sostenibile entro il 2024

Nel 2016, Rio Mare ha firmato un accordo con il WWF proprio per favorire la pesca sostenibile: il WWF si occupa di dare le linee guida e monitorare che il brand faccia il suo dovere in questo impegno.

Cosa significa pesca sostenibile? Significa anche pescare con il minor impatto ambientale possibile, un concetto che si lega a quello di qualità responsabile nella produzione di alimenti. Un anno dopo la partnership, i risultati sono già al 52,4%!

Perché una pesca sia sostenibile bisogna che:

  • nel mare restino ancora abbastanza pesci per potersi riprodurre e rigenerare
  • l’impatto del metodo di pesca non sia negativo per l’ambiente
  • L’area di pesca sia gestita (le aree vengono certificate con un bollino)

Soltanto in Italia ben il 90 per cento della popolazione mangia tonno in scatola, e la metà di questo 90% mangia Rio Mare: immaginate quindi l’impatto per i nostri mari, visto che il brand deve sostenere una pesca così!

In più, metteteci i cambiamenti climatici che danneggiano mari e oceani, e il fatto che sempre più persone devono nutrirsi: in questo interviene WWF, che si relazione con enti, amministrazioni, individui e aziende per sensibilizzare al tema.

Come mai ne parliamo noi? Perché l’obiettivo di Rio Mare e WWF è di sensibilizzare un alto numero di persone, e le famiglie, ma anche direttamente i bambini, sono coloro più toccati dall’impatto che le nostre azioni hanno sull’ambiente. Che mondo lasceremo ai nostri figli? Loro saranno più consapevoli di noi?

Soprattutto per questo il brand e il WWF hanno creato il video « La bambina e l’Oceano», un filmato in cui Ondina dialoga con l’oceano, che le spiega i rischi che sta correndo.

VIDEO

Infine, una domanda che ci facciamo tutte: ma il mercurio?

La raccomandazione è di limitare il consumo di tonno a 4 scatolette piccole o 2 grandi a settimana.

Noi siamo felici che sempre più aziende scelgano la strada della sostenibilità, e siamo felici di sponsorizzare queste iniziative!

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