Personalmente ho sempre amato i videogiochi, ma non ho trovato un valido alleato in mio marito, che è la persona meno nerd dell’universo.
A dire il vero non vedevo l’ora che i figli crescessero, ma niente, non mi hanno mai dato grandi soddisfazioni, fino ai 9 anni di Alessandro, quando ha iniziato a interessarsi ai primi videogiochi su tablet.
Un anno fa gli ho regalato la Nintendo Switch.
E’ perfetta, perché è due in uno (e noi mamme amiamo prendere due piccioni con una fava): si può infatti usare in casa, collegata alla TV o ad uno schermo, con tutta la meraviglia di una grafica eccezionale, ma all’occorrenza diventa una console portatile (che ha comunque uno schermo grande e superluminoso e preserva quindi il piacere del gioco)perfetta per spezzare lunghi viaggi in auto o comunque per tutti quei casi in cui è indispensabile avere un po’ di pace e silenzio.
I joy-con (ovvero le estremità della console) si possono inoltre togliere per diventano controller indipendenti per condividere con qualcuno il gioco in qualunque momento , oppure si usano per “dare vita” al Nintendo Labo mia grande passione.
Per chi ha paura che i bambini/ragazzi si isolino troppo con un videogioco, vi assicuro che casa nostra non è mai stata tanto frequentata come da quando abbiamo la Nintendo Switch.
Infatti ci sono moltissimi giochi Nintendo “multiplayer”, che consentono di sfidarsi tra amici o tra fratelli, o ancora meglio tra tutta la famiglia.
Recentemente Ale si era dedicato ad un gioco che spopola tra i ragazzini, ma in effetti più individualista, ma lo ha quasi del tutto dimenticato da quando stiamo testando Super Mario Bros.U Deluxe: è un gioco che, pur avendo chiaramente la possibilità di giocare da soli, è decisamente più divertente in modalità coppia.
Vi riporto la recensione di Ale (10 anni e mezzo), pari pari:
“Ho provato questo videogioco molto divertente che consiste in vari livelli e modalità, tipo acchiappamonete, cioè sfida tutti contro tutti dove vince chi ha più monete, oppure altre sfide dove occorre un lavoro di squadra. Questa è la mia preferita perché ci si può aiutare, ad esempio va davanti chi è bravo a uccidere i mostri, poi passa chi è più bravo a saltare, ecc.
La cosa più bella di questo gioco è che è multi giocatore cioè c’è la possibilità di giocare in gruppo: si può giocare da due a 4 giocatori, io di solito gioco con mio fratello, ma spesso vengono i miei compagni di scuola e facciamo delle sfide. Il gioco è una specie di percorso Parkour con alla fine una bandiera che segna il passaggio di livello. Ogni volta si sbloccano livelli sempre più difficili. In questo gioco ci sono i classici personaggi di Super Mario con qualche aggiunta speciale, con personaggi che hanno poteri speciali tipo il Ruboniglio immune a tutti i mostriciattoli, che infatti usa sempre mio fratello che è più scarso di me, ma così non si nota”.
Cosa piace a me di New Super Mario Bros U Deluxe? Che ha alcuni elementi di videogame “vecchio stampo” con cui giocavo io una vita fa: salti, burroni da superare, soffitti che ti cadono addosso, pietre che cadono, nemici che riconosci solo dopo averci lasciato le penne…insomma, il classico Super Mario di quando ero piccola!
Ci sono poi due personaggi, Ruboniglio e Toadette, che hanno alcune “agevolazioni” nel gioco, e quindi sono adatti ai più piccini che possono affrontare livelli anche molto complicati senza esserne frustrati.
Ma la cosa che preferisco è che nella modalità a coppie ci si può aiutare e perfino salvare l’un l’altro: se infatti, ad esempio, si cade in un burrone è possibile entrare in una bolla ed essere successivamente salvati dal compagno.
Infine, grazie ai ben 164 livelli, diciamo che ne passa prima di riuscire ad annoiarsi J.
Noi alterniamo le sfide in famiglia ai giochi da tavolo: si impara a rispettare il proprio turno, a non giudicare le scelte altrui, a saper perdere. E soprattutto si impara che ognuno ha le sue abilità e talenti: perché ovviamente a New Super Mario Bros U Deluxe vincono quasi sempre loro (e non certo perché io li lascio vincere, ai giochi da tavolo vinco sempre io!).
Credo che coinvolgersi l’un l’altro nelle reciproche passioni sia solo arricchente, e per i ragazzi è un piacere vedere i genitori esaltati quanto loro!
Post in collaborazione con Nintendo