Negli ultimi anni l’organizzazione mondiale della sanità è stata tirata in ballo per diverse cose, ma soprattutto è stata tirata in ballo dai genitori – e in particolare dai neogenitori – che avevano bisogno di un supporto alle proprie teorie.
Una su tutte, ovviamente, l’allattamento.
In principio furono i sei mesi: giusto allattare fino ai sei mesi, diceva l’OMS. E tutte a citare l’OMS, le vedevi tirare fuori le stampe dei decreti e degli articoli così, in sala d’attesa dal pediatra, proprio come si tiravano fuori le tette. Guarda, lo dice l’OMS! Se non lo fai, tuo figlio verrà su svergolo (ora infatti mi spiego molte cose su di me).
Poi furono i due anni. Un bel giorno l’OMS decise che era giunto il momento di posticipare questo periodo, e di renderlo, a detta dei suoi seguaci, obbligatorio. L’allattamento al seno è fondamentale fino ai due anni. Poi non guardiamo che non dicevano niente di tutto ciò, ma si limitavano a consigliare che non c’è niente di male ad allattare fino ai due anni, anzi: fa bene al bambino, fa bene all’ambiente, fa bene alla mamma, è gratuito ecc ecc, ma ovviamente veniva passato per una specie di diktat e se tu, madre snaturata, non lo seguivi, eri veramente una merda. Sì, anche te che hai allattato fino a 23 mesi.
Insomma, gli insegnamenti dell’OMS vanno presi per oro colato e soprattutto interpretati a modo proprio, come ci torna meglio, ndo cojo cojo, sia mai si passi dalla parte del torto.
A meno che non si parli di vaccini. Ecco, lì già la gente ha iniziato a vacillare.
I vaccini sono il diavolo, l’OMS è dalla parte delle farmaceutiche ecc ecc ecc.
E non parliamo della novità: secondo l’organizzazione mondiale della sanità, i bambini al di sotto dei due anni non devono essere messi davanti ad uno schermo, di nessun tipo.
Ehi voi, vi vedo, mentre guardate il vostro unenne con l’iPad che passa da una Peppa Pig all’altra!
E ora, come si fa? Si crede all’OMS, che ha sempre ragione trannequandoparladivaccini, o si sono fatti una canna e sicuramente non hanno figli perché sennò capirebbero che è di fondamentale importanza?
Io credo che c’abbiano ragione, eppure anch’io facevo vedere la tv alle mie figlie prima dei due anni, soprattutto la usavo come babysitter nei momenti più difficili. Anzi, la cosa più assurda è che tv e altri ammenicoli (che io non usavo, ai miei tempi non era così diffusa Peppa sul tablet) sono più utili proprio a quell’età, quando non c’è modo di farli stare un attimo tranquilli, quando non c’è modo di fare una doccia, preparare una cena, cambiare un letto, avere cinque minuti di pace, parlare col marito, mangiare, niente… perché loro vogliono tutte le attenzioni e non sanno ancora intrattenersi da soli. Soprattutto quando è uno solo. E parliamo del ristorante: la pazienza dei bambini piccoli è limitatissima e a volte se non tiri fuori qualcosa ciao. Lo capisco eh, anche se faccio la battaglia no tablet no tv.
Ma la faccio perché le mie figlie sono grandi. Quando sono andata in Russia con la prima di 16 mesi, avevo un lettore dvd portatile per il treno, il ristorante, e via dicendo. Ci ha salvato la vita per poterci godere il viaggio. Oggi che hanno 9 e 7 anni, faremo una settimana di treno quasi non stop e non avranno nessun dispositivo, sembra impossibile, ma sono abituate così, ogni volta che usciamo di casa, sia per andare al ristorante accanto oppure fare un viaggio che richiede ore e ore di spostamenti “noiosi”.
Perciò, cara OMS, io ti voglio bene e sicuramente dici tante cose giustissime e io sono pure d’accordo con te perché sono pro allattamento e anti tablet ma…
Te ce l’hai un figlio sotto i 2 anni??
mio figlio ha visto per la prima volta la tele un mese prima di compiere 2 anni. non è difficile, è solo questione di scelte educative personali. Idem cellulare e tablet: mai usati davanti a lui fino a che ha avuto 3 anni, e fino a 6 anni ha avuto il limite di 30 minuti al giorno di esposizione ai dispositivi. Fino a 9 anni, 90 minuti alla settimana di giochi sul tablet al massimo, 40 minuti di tele al giorno. Dopo i 9 anni, giochi massimo 40 minuti a giorni alterni, idem al tele e deroga al weekend dove le ore complessive di gioco sono 1 ora e di film 2 ore e mezza, e mai da solo. Questo è ciò in cui crediamo ed è assolutamente fattibile, a patto di crederci. Punto. Se uno non approva fa quello che gli pare, ma le evidenze scientifiche di quanto faccia male l’esposizione passiva ai contenuti digitali sono ampie e condivise: liberi di fare diversamente, ci mancherebbe, ma che non si faccia passare il messaggio che è impossibile tenere un bambino lontano da questi “stimoli” nè che tanto male non fanno.
Ma solo io partorisco figli (3) indifferenti alla tv fino a dopo i tre/4 anni?!? Io ci provo a mettere i gemelli davanti alla tv a 23 mesi ma nulla….sigh!