Se potessi tornare indietro…

Se potessi tornare indietro… terrei mio figlio neonato nel lettone con me.

Quante lotte quante lacrime per lasciarlo nel suo lettino in certi periodi. Il motivo non era “ideologico”, era concreto: non dormivo con lui vicino, aveva (ed ha) un sonno agitato, scatti, borbottii.

Ma ora mi dico che ci si abitua a tutto mi sarei forse abituata anche a quello, del resto mi sono abituata al cane che dorme ad altezza ginocchia ed io devo dormire in posizioni del tutto improbabili e mi sveglio 10 volte per notte. Eppure quanto mi manca se non c’è!

La verità però è che la me di oggi potrebbe, e vorrebbe, dormire con suo figlio nel letto, si abituerebbe, sarebbe bellissimo.

La me di allora, stanca morta, che era tornata al lavoro senza un giorno di maternità, non aveva la forza di perdere nemmeno 10 minuti di sonno.

Se potessi tornare indietro… uscirei molto di più.

Quando era piccino Ale ogni uscita mi sembrava una fatica pazzesca, avevo un vecchissimo trio che da sola non riuscivo a sganciare per metterlo in auto, così uscivo pochissimo, e comunque nei dintorni, sempre da sola.

Finchè sono passata all’ultraleggero ed è stato tutto molto più semplice. Con il secondo non ho praticamente mai usato la carrozzina, e andavamo ovunque.

Perché a volte una neomamma si perde in un bicchier d’acqua? La stanchezza, la solitudine, il baby blues?

Se potessi tornare indietro… scriverei molto di più dei loro progressi, anziché stare a cazzeggiare sui social.

Qualche giorno fa Alberto aveva un compito sui suoi primi mesi, e io non ricordavo nulla. Scrivevo tutto su un forum, quel forum è stato chiuso e puff, tutto perso. Anni e anni di ricordi della loro infanzia andati in fumo.

Se potessi tornare indietro… lavorerei di meno e riderei di più.

Li annuserei di più, li bacerei di più, li fotograferei di più.

Perderei meno tempo a litigare con le altre mamme sul blog, e penserei solo a loro.

Eppure, se potessi tornare indietro e immaginare i miei figli, li vorrei esattamente come sono ora.

E quindi, forse, se potessi tornare indietro non cambierei proprio niente.

Silente docet: non si può modificare il passato altrimenti si stravolgerebbe il futuro.

Io, a dispetto di tutti gli errori che ho fatto, sono soddisfatta di come sono oggi i miei figli.

Sono soddisfatta anche di me come mamma, oggi: la valutazione di “metà mandato” è positiva.

Sì Alberto è ancora mortalmente difficile, ma sempre più riesco a infilarmi nelle pieghe della sua normalità, sempre più riesco ad aggirarlo per evitare le crisi.

I problemi scolastici di Alessandro, dopo tante fatiche, sono risolti.

Sono affettuosi, mi raccontano la loro giornata per filo e per segno e mi dimostrano ogni giorno di amarmi davvero tantissimo, con biglietti, disegni, sorprese, piccoli regali: al mio compleanno si sono superati, mettendo la sveglia alle 6 per preparare striscioni, palloncini,  biglietti d’amore e una colazione perfetta. Io non sono stata una figlia così innamorata.

Del futuro non v’è certezza ma, per una volta, riesco a godermi l’oggi, esattamente com’è.

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1 Comment

  • è proprio come dici tu: guardando indietro potresti trovare mille e una cosa da cambiare ma in realtà in quel momento era la scelta migliore, per cui va bene così, soprattutto con questi risultati :).
    …e pensa che io sto quasi “rimpiangendo” di non aver avuto cuore di portare subito la piccoletta nel suo lettino perché per me la sopravvivenza si è trasformata in cosleeping, mai contente noi mamme…

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