Tutti possono fare l’influencer. No, mi spiace, no.

Recentemente ho letto le dichiarazioni di una nuova influencer: ci provavo da anni a fare questo lavoro, ma non avevo niente da dire… Poi sono diventata mamma: ora sono famosa.

Lì per lì ho pensato una cosa simile a “va te ‘sta cretina!”, alias se non avevi da raccontare nulla prima, non lo avrai certo ora, ma poi ho pensato che invece sbagliavo:

probabilmente questa (bellissima) ragazza è bravissima a raccontare i figli e come sa fare la mamma, a raccontare alle mamme la sua vita, a farsi volere bene, a dare a chi è mamma e non, ad arrivare come mamma, probabilmente oggi è più ricca dentro, ha da raccontare la sua maternità:

c’è chi sa raccontare bene il cibo, chi il culo, chi il proprio modo di fare la mamma.

E chi niente.

Sì, pure se sei figa/o, sarai una figa/o tra tante/i, ma finirà lì.

Non è che fare un figlio ti renda una mammabloggertuttaunaparola, essere figa una Chiara Ferragni o saper piacere ai ragazzini un Favij.

No, se tutti potessimo fare l’influencer, credetemi, lo saremmo, anche senza volerlo, lo saremmo.

Invece no, non è così.

C’è chi non sa influenzare manco il marito nel tenerlo attaccato alla sua sottana, chi i suoi figli nel non fargli menare i compagni, chi nemmeno la suocera nel non farla essere sgradevole:

facciamocene una ragione, non è da tutti.

Prendete, che ne so… La Ferragni.

Chiunque può fare quello che fa lei, no?

In fondo fa vedere due vestiti, dice “eigaiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiisssssssssss” e via.

E vende qualunque cosa faccia come acqua nel deserto anche se si tratta di ghiaccio per eschimesi facendola peraltro pagare come fosse oro.

Facile, no?

Tutti la detestano, ma per detestarla meglio la seguono ovunque:

e come tieni in braccio tuo figlio, e perché lo allatti, e perché non lo allatti, e tuo marito, e tua sorella, e che borsa, e che casa… Presente, no?

Siamo così sicuri che tutti saremmo capace di costruire l’impero che ha costruito lei?

Scendendo raso terra: siamo così sicuri che saremmo capaci di pagare un mutuo come fanno tanti influencer solo mostrando chi siamo (e solo in parte) sui social?

Siamo così sicuri che invece non si debbano avere delle doti che non tutti abbiamo?

Io non sono capace di fare i numeri di tantissimi blogger e influencer, non ho difficoltà ad ammettere serenamente che ci sono delle doti che non ho, delle capacità che non ho, delle predisposizioni che non ho, delle conoscenze che non ho.

Non ho difficoltà a rendermi conto di non essere così interessante come persona come tante altre.

Non ho nemmeno il tempo, la voglia, la costanza, la tenacia, la motivazione di tanti altri, perché sì, anche queste cose ci vogliono.

Vivo uguale, sia chiaro, eh!, ma lo so e lo vedo che è così.

Perché vi dico queste cose?

No, non sono qui ad esaltare la categoria blogger/influencer, lungi da me, sono qui a farmi una domanda da genitore:

pare che alla domanda “cosa vuoi fare da grande?” molti ragazzini oggi rispondano: l’influencer.

Pare che sia il mestiere più gettonato in assoluto.

Pare che l’ambizione della maggior parte dei nostri figli sia questa: fare l’influencer.

E io il perché me lo chiedo e glielo chiedo, anzi, gliel’ho chiesto:

ma perché?

“perché sono famosi, gli regalano tutto, non comprano niente, fanno quello che vogliono, fanno vite meravigliose, guarda!, fanno un sacco di soldi e…

non devono studiare

non hanno studiato

non devono lavorare

non devono fare niente, solo fare vedere cose e posti”.

Queste le risposte più frequenti uscite dalla bocca dei ragazzini.

Ed è qui che da genitore mi dico che è colpa nostra se pensano questo.

Non dei social,

non di internet,

non di Instagram o di Facebook,

no, solo nostra.

Siamo noi che dicendo che questa gente non fa una mazza, fa cose che tutti saremmo capaci di fare, fa solo vedere una borsa, in fondo, no?, parla del latte Mellin o del biberon Chicco e via, che ci vorrà mai?

Siamo noi che dicendo che questa gente non fa niente e guadagna soldi per non fare niente abbiamo reso la professione dell’influencer appetibile, LA più appetibile.

Certo, perché se davvero è un qualcosa che tutti possono fare e che non costa fatica,

una cosa che chiunque può fare,

una cosa che diventi ricco non facendo niente e tutti ti regalano tutto…

E allora perché non dovrebbero i nostri figli volerla fare da grandi?

Sarà mica il caso che ripensiamo un attimo alla faccenda?

Lo dico per voi, eh

 

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6 Comments

  • Nonostante sia d’accordo con quanto espresso nel post questa frase mi ha fatto cascare le braccia, per non dire peggio. In un blog così non avrei mai pensato di leggere una cosa tanto becera. “C’è chi non sa influenzare manco il marito nel tenerlo attaccato alla sua sottana”

    • E’ alla pari dei seguenti esempi relativi alla suocera o al menare i compagni: ironia, più o meno di cattivo gusto, ma ironia.

      Personalmente non credo che si possa definire influenza quella che un cosiddetto influencer ha su chi lo segue, nonostante tutti la definiscano così. E non definirei influenza nemmeno quella della moglie sul marito o del marito sulla moglie (la chiamerei piuttosto un insieme di cose che si chiamano amore).

      • E come la definiresti? Perchè non credo che la si possa paragonare al legame col partner o coi figli o con altri affetti. Alla fine è dell’effetto che un estraneo ha su certe persone ….

  • Per una volta sono solo parzialmente d’accordo con quanto scritto. Premetto che mio figlio adolescente fino a pochi anni fa voleva fare il calciatore (per motivi molto molto simili a quelli dell’influencer) e noi genitori a ripetere che non è così facile (impegno, sacrifici) e che comunque troviamo immorale che la categoria percepisca stipendi da favola quando moltissimi altri sportivi fanno quasi la fame. Adesso anche lui parla di influencer, ne segue alcuni e spesso lo sento fare ragionamenti simili. anche in questo caso abbiamo fatto notare che se si arriva a certi livelli è perchè c’è dietro una macchina organizzativa e doti non indifferenti. Permettetemi però di dire che è un sistema che si alimenta da solo, io capisco che un ragazzino (in estrema sintesi) vede i suoi “eroi” passare ore a giocare al videogioco preferito e postare i video (e venire pagato per questo) fare viaggi ovunque, mangiare in ristoranti super fighi, fare cose pazzesche, comprarsi auto di super lusso e vestire firmato. Se gli influencer non vendessero un po’ anche il sogno non farebbero tanti adepti, se la Ferragni postasse una sua foto col mollettone che fa le polveri in casa riuscirebbe a vendere l’acqua che costa come oro (e che tra l’altro viene comprata, magari anche da chi la insulta)? forse adesso solo perchè ha raggiunto un certo livello ma sicuramente non anni fa.
    Scusate il commento lunghissimo ma è un tema che mi tocca forse perchè continuo a sentirmi urtata da un sistema simile, abbiamo tutti bisogno di fare un passo indietro

    • Mi permetto di rispondere anche se il post non è mio perché il tuo commento mi fa sorridere. Io non mi sento un influencer ma guadagno una buona fetta dei miei soldi facendo pubblicità a prodotti o servizi che io ritengo validi attraverso il canale di 50sdm. Se cerchi il mio nome in rete io sono Anna di 50sfumaturedimamma, con una faccia e una vita più o meno conosciute.
      Eppure le mie figlie non sanno nemmeno cosa sia un influencer, non ti direbbero mai “voglio fare l’influencer” e questo mi fa sorridere, perché spesso mi aiutano a creare contenuti, ne parliamo insieme, ma boh. Non conoscono la Ferragni o qualsiasi altro citato nel post e nei commenti (neppure io, a dire il vero…) e loro vogliono fare la cuoca una (no, mai visto Master Chef, le piace mangnà semplicemente) e la cantante (d’opera…) l’altra. Cosa faranno non saprei, ma probabilmente quando si accorgeranno dell’esistenza degli influencer questi ultimi saranno già scomparsi.

  • Scusate ma dissento completamente dal contenuto del blog…..e’ logico che i ragazzini si facciano “influenzare” da queste vite dorate, un po’ come succedeva ai nostri tempi pensando agli attori iperinvidiati da tutti….la colpa e’ dei genitori che li lasciano ore e ore a guardare certe cose….se non fossero sempre su Youtube a vedere altri ragazzini come loro che mostrano cose x loro bellissime avute praticamente a sforzo zero, nessuno vorrebbe fare l’influencer…..se li facessimo stare piu’ fuori a fare sport, in giro con gli amici, vedi che gli influencer non avrebbero tutti i followers che si trovano……invece e’ piu’ facile posteggiarli davanti a tablet, pc ecc….quindi adesso prendiamocene le conseguenze……

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