Ode a chi non usa lamentarsi

lamentarsi non serve

Lamentarsi è inutile.

Lo dico da sempre.

Lamentarsi è controproducente.

Non sopporto la lamentela, questo da sempre, e più passa il tempo, più non reggo le persone che invece che occuparsi delle cose di cui si lamentano, passano il tempo a parlarne.

Ieri sera stavo riordinando casa e preparando la cena mentre distrattamente seguivo delle stories di Instagram sul cellulare: due o tre donne di seguito che si sono lamentate per TUTTO il tempo della durata dei video.

E di quanto ho da fare.

E d quanto non mi capiscono.

E di quanto la gente bla bla bla.

E di quanto il tempo non basta mai.

Mentre ascoltavo mi sono resa conto che, nel mentre queste si lamentavano di non avere tempo per fare niente, io:

avevo messo sul fuoco la cena (spiedini di carne e spadellata di verdure fresche miste, che ovviamente intanto avevo pulito, lavato e tagliato);

lavato, tagliato, insacchettato zucchine fresche per congelarle prima che invecchiassero;

bagnato e vaporizzato acqua su tutte le piante di casa e sul balcone;

fatto la doccia a mia figlia (senza lavarle i capelli, perciò ci metto un attimo);

svuotato la lavastoviglie e cominciato a caricarla con attrezzi e stoviglie usate per cucinare;

avviato la valigia di mio figlio (terminata poi dopo cena).

Giuro.

Nel tempo di qualche lamentela, tipo 30 minuti, avevo avviato e/o concluso un certo numero di cose e sicuramente ne scordo qualcuna.

Ho pensato che in effetti fosse la chiara e lampante dimostrazione pratica di quello che dico sempre:

a lamentarsi si perde tempo.

Mia nonna mi dice sempre (anche ora che ha 92 anni e non si ferma mai): mentre fai andare la bocca (cioè mentre parli), fa’ andare le mani.

Mi ha cresciuto così, con quel “fai andare le mani” che ringrazio il cielo ogni santo giorno di aver imparato da lei.

Che cavolo vi lamentate di non avere tempo di fare nulla, se avete il tempo di lamentarvi?

Che vi lamentate di avere tante cose da fare, se avete il tempo di elencarle ad estranei perdendo 20 minuti per farlo?

Lamentarsi ci carica di negatività

Il potere del pensiero positivo non è una leggenda, è verità, influisce sulla mente: se il cervello entra in “modalità ddddiosantissimononcelafaròmmmmai!” siate certe:

non ce la farete mai.

Lamentarsi ci mette in una condizione di pensiero negativo.

Per me pensare di farcela è essenziale.

Spuntare le liste che tutte facciamo per organizzarci mi fa sentire sulla strada giusta, diciamo pure che mi carica, mi dà la spinta per andare avanti.

Nei periodi in cui mi lamento, mi rendo conto da sola che rallento e non riesco a fare cose che normalmente faccio ad occhi chiusi e velocemente. E’ come se dicessi alla mia mente: non ce la fai.

Io preferisco dirle: dai che ce la facciamo! E se poi non arrivo a tutto, amen! Piuttosto che farmi dare la zappa sui piedi dal mio cervello.

Lamentarsi non risolve

Se una cosa non va bene, non ti sta bene, guardala in faccia: capisci com’è fatta, da che parte prenderla e se è possibile cambiarla e come.

A quel punto lavora per cambiarla, se è possibile.

E se non è possibile, lavora per accettarla.

 

Il lamento, non è mai la soluzione.

 

 

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1 Comment

  • Adoro le massime di vita delle nonne!
    Confesso che io a volte mi lagno, però mentre brontolo comunque le mani le muovo 🙂
    E ne faccio di cose, e casa mia è sempre non assolutamente perfetta ma presentabile si…
    Perché la mia di nonna mi diceva “poveretti e sporchi sono due disgrazie”
    Hai proprio ragione!

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