Dov’è finita Morna?

Scusate il titolo autoreferenziale, ma non mi veniva di meglio.

Ultimamente avete chiesto spesso, su Instagram, sulla nostra pagina o nel nostro gruppo Facebook: “ma Morna è viva?”

In effetti negli ultimi mesi sono stata un po’ (tanto) latitante e quindi, per evitare di rispondere singolarmente ogni volta, vi racconto direttamente qui, un post “diario” da blog old style, insomma.

Arrivo dritta al punto.

Da qualche anno non vivevo più bene la mia situazione lavorativa (ero socia al 50% di uno studio, con un paio di dipendenti e qualche collaboratore), ma decidere di chiudere era oltremodo difficile, per varie ragioni che sarebbe troppo lungo e personale raccontare qui.

Ma alla fine ce l’ho fatta, ho deciso, anche se tra la decisione e la chiusura vera e proprio sono passati altri lunghissimi mesi.

Ve la faccio breve: a febbraio me ne sono andata e sono ripartita da zero.

E’ stata dura, durissima.

Sul piano emotivo e personale, prima (è davvero a tutti gli effetti un divorzio, con tutti gli strascichi del caso) ma anche pratico.

Sono uscita da lì credendo che sarei rinata, ma le cose inizialmente sono state davvero complicate.

Piccoli guai che avrei potuto prevedere forse, ma ahimè sono stata sprovveduta.

Mi sono trovata di punto in bianco senza la struttura che avevo prima, e senza i più elementari strumenti:   senza  avere più accesso alle vecchie mail,  soprattutto senza il gestionale elettronico (dovevo avere un accesso al vecchio server da remoto che ahimè non ha mai funzionato), mille problemi informatici, le mail che non partivano, il mio account ancora con il nome del vecchio studio, senza stampante professionale (e trovarmi a fare il fronte retro manuale e scansioni con il telefono…). Non ho potuto avvisare i vecchi clienti perchè non avevo i dati, non avevo una carta intestata, né una targa, e avevo tutto segnato solo sull’agenda cartacea.

Ho davvero dovuto iniziare da zero.

Compreso imparare ex novo a seguire tutte le incombenze, tutto il lavoro di segreteria che non avevo mai fatto: depositi telematici, fatture elettroniche, cancellerie, uffici, fotocopie.

Un lavoro che prima mi occupava mezz’ora, mi richiedeva 3 ore, ho anche perso i migliori clienti a causa del caos iniziale.

Mi son trovata con un conto corrente in caduta libera, cosa che purtroppo ha pesato più nel clima familiare che nel portafoglio.

E’ stata dura trovarmi a 42 anni a non potermi comprare neanche un paio di mutande, ma ancora peggio è stato non trovare alcun appoggio in chi avrebbe dovuto sostenermi.

Al contempo, la gestione dei figli si è ulteriormente complicata, con un nuovo terrificante periodo NO del piccolo, che dopo una prima elementare da favola ci ha regalato una seconda da incubo.

Insomma, un periodo che anziché di rinascita è stato di vera merda.

Alla fine ho dovuto mollare pressoché del tutto il blog, perché proprio non ce la facevo, mi richiedeva energie che davvero non avevo più.

Nel frattempo pian piano, pezzetto dopo pezzetto, mi sono ricostruita.

Mi sono creata il mio nuovo logo, il mio nuovo sito. Ho imparato quello che non sapevo fare. Sono diventata più veloce nelle incombenze quotidiane che prima non gestivo io. Sono entrati i primi soldi davvero miei. Sono tornati i clienti che se ne erano andati.

Mi sto specializzando in un settore che solo ora ho capito essere su misura per me, per  il mio carattere: minori e famiglia.

Dopo 5 mesi non sono ancora del tutto “fuori dal tunnel” ma finalmente respiro quelle boccate di aria fresca di cui tanto avevo bisogno.

Lavoro in pieno centro ora (prima ero nella tristissima zona commerciale, con soli supermercati e uffici, sempre sola), sono in studio con una cara amica che non ringrazierò mai abbastanza per aver allungato la mano e avermi tirato fuori dalla melma.

Vedo e respiro vita, e mi pare di aver passato 10 anni lavorativi in un freezer.

Ho passato l’ultimo mese totalmente disconnessa dai social, lasciando tutto sulle spalle di Anna e Chiara (che ovviamente se la sono cavata egregiamente), e finalmente mi sento piuttosto rinata.

Non potrò più dedicare al blog il tempo di prima, perché le esigenze sia lavorative che familiari richiedono la mia concentrazione altrove.

Ma credo di avere ancora qualcosa da dire (in primis di metodi educativi e gestione delle crisi di ragazzini faticosi, questione a cui sto dedicando tutto il mio tempo libero), quindi farò il possibile per organizzarmi ed essere più presente.

Ecco, questa è un po’ il riassunto di questi ultimi mesi.

Morale della favola: “non è mai troppo tardi per ricominciare” ma sapendo che non è affatto semplice.

Me la sono cavata con le mie sole forze, ho avuto l’appoggio di due sole amiche e la rumorosa assenza di tutti gli altri, ho visto il fondo e ci ho scavato dentro per un bel po’.

Ora resta in parti uguali la soddisfazione per quanto ho fatto e l’ansia per il futuro.

Ma un pochino di più la soddisfazione 🙂

 

 

 

 

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17 Comments

  • Morna ben tornata e non sparire!!!!!Io avendo due dodicenni mi rivedo molto nei tuoi post!!!!Un punto di vista da mamma di figli un po più grandi è essenziale ……..

  • Morna ben tornata e non sparire!!!!!Io avendo due dodicenni mi rivedo molto nei tuoi post!!!!Un punto di vista da mamma di figli un po più grandi è essenziale ……..

  • Morna ben tornata e non sparire!!!!!Io avendo due dodicenni mi rivedo molto nei tuoi post!!!!Un punto di vista da mamma di figli un po più grandi è essenziale ……..

  • Davvero bentornata! Deve essere stato un periodo davvero duro e quando si è anche mamme la concentrazione si deve dividere su più fronti creando non poco stress😵. Sei stata coraggiosa ma sarai ripagata! Brava, brava,brava!

    • Grazie di aver parlato di quanto sia faticoso staccarsi da un lavoro che non piace più e che non lascia tempo né per i figli né per la spesa né per una messa in piega. Ho mollato e mi son sentita spersa , felice, disperata, abbandonata, follemente libera, in colpa a bestia. Però la ricostruzione è avviata.

  • Ti aspettavo.. immaginavo potesse esserci qualche cambiamento importante in corso. Non sparire però.. Morna è Morna e 50sfumature di mamma siete voi tre!
    Dice il saggio “Non si arriva ad una mèta, se non per ripartire e lì dove siamo ora, non è che una tappa del nostro cammino”

  • Complimenti e brava. Grazie x non averci abbandonato: sei quella in cui mi rispecchio di più come donna anche se come mamma ho una piccola di quasi 3 anni che al momento non da grossi problemi, chiacchera solo un sacco e non vuole mollare il lettone (mea culpa). In c. Alla balena x il futuro!
    P. S. Spero tutto ok anche con il morna-marito (uno di noi) a che se fa arrabbiare…

  • Morna non ci abbandonare!! Come mamma di due bimbi, uno dei quali particolarmente complicato, mi ritrovo moltissimo in ciò che scrivi, mi sembra di conoscerti…con affetto

    Gioy

  • Vi seguo da un po’ ma è la prima volta che commento. Lo faccio ora solo per dirti che sono contenta che tu sia tornata e che le rinascite (al pari delle nascite) sono un vero e proprio travaglio, ma portano anche tanta gioia. Anch’io – lavorativamente parlando – sto rinascendo proprio in questo periodo, per cui ti capisco benissimo.
    In bocca al lupo per tutto.

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