Viaggio in Iran con bambini: itinerario e consigli per organizzarlo

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Un viaggio in Iran non è forse in cima ai desideri di chiunque, ma è una meta che attira sempre più persone, in particolare esperti viaggiatori che escono dai percorsi più battuti. Molti sono affascinati dalla Persia ma hanno paura per le questioni politiche, mentre altri ancora non ci andrebbero mai con i figli.

Quello che posso dirvi avendo trascorso due settimane in Iran con due bambine di 7 e 9 anni è che qualsiasi pregiudizio è assolutamente sbagliato. Prima di tutto, il paese per noi viaggiatori è davvero molto sicuro. Non esiste veramente nessun tipo di pericolo, anzi: io vivo a Parigi e mi sento molto meno sicura lì.

Detto questo, la preparazione richiede comunque un po’ di impegno, per questo vi spiegherò come ho organizzato il nostro viaggio in Iran in famiglia.

Il periodo migliore per visitare l’Iran

Noi abbiamo scelto la primavera, di gran lunga il periodo migliore. Le zone montagnose sono temperate e non più fredde (le montagne dietro Tehran erano ancora innevate) e il sud non è ancora caldissimo. Anche l’autunno potrebbe essere un buon periodo, ma meglio evitare i mesi troppo caldi se volete fare delle escursioni (e comunque anche girare per le città non è semplice col caldo).

Che itinerario scegliere per visitare l’Iran?

Gli itinerari sono diversi e tutti molto belli. Noi abbiamo scelto il classico, sia per motivi di sicurezza (le zone desertiche e ai confini sono un po’ meno sicure) sia per praticità: le distanze sono tutto sommato più facilmente percorribili. Ecco il nostro itinerario iraniano:

Tehran – Kashan – Esfahan – Kupayeh – Yazd – Shiraz – Tehran

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Il percorso è molto classico e permette di avere un’infarinatura di tutto l’Iran centrale, di vedere il deserto, di visitare Persopolis e Pasargadae senza uscire dalle vie più battute e turistiche. Ma niente paura: incontrerete davvero pochi turisti e sarà comunque tutto autentico, niente a che vedere con altri percorsi battuti come possono essere i parchi americani, la valle della Loira o le isole greche ad agosto!

L’organizzazione del viaggio dall’Italia

Noi abbiamo comprato dei voli prendendo un’offerta di Ukrainian Airlines. Abitiamo a Parigi quindi l’itinerario è stato Parigi-Kiev-Tehran e viceversa, con molta attesa all’andata (ne abbiamo approfittato per visitare Kiev). I biglietti erano a circa 200 euro a testa e la stessa offerta era valida anche in partenza dall’Italia. Da Milano parte anche Iran Air con prezzi molto vantaggiosi.

Ovviamente per visitare l’Iran serve il visto. Per fare domanda in consolato serviranno foto, passaporto con più di sei mesi di validità, assicurazione sanitaria e formulario del ministero. Quest’ultimo può essere compilato online se avete intenzione di chiedere il visto direttamente in aeroporto, mentre dovete contattare un’agenzia se volete riceverlo prima. Noi abbiamo speso in totale 89 euro ciascuno per il documento del ministero e i visti, che sono stati inviati in formato elettronico e non apposti sul passaporto. Informatevi sul sito del consolato d’Iran in Italia perché cambiano spesso regole.

Come prenotare gli hotel in Iran

Come forse già sapete, l’Iran è sottoposto a embargo e non possono avere nessuna transazione economica con paesi esteri: i circuiti Visa, Mastercard, American Express non funzionano e quindi non si può certo prenotare online su Booking. Ma niente paura: vi basterà contattare direttamente gli hotel per avere garantita la vostra prenotazione. Io li ho trovati sulla Lonely Planet, ma anche su TripAdvisor, poi ho scritto e abbiamo prenotato così. Alcuni hanno chiesto i passaporti, altri hanno chiesto di confermare imperativamente due giorni prima via whatsapp (niente paura, c’è il wifi ovunque). Ovviamente c’è anche l’opzione senza prenotazione, ma noi con le bambine e coi giorni limitati preferiamo sempre avere un tetto sulla testa già selezionato.

In Iran c’è bisogno di un driver?

È a vostra discrezione. Io, dopo aver letto tanti resoconti, ho deciso di non prenotare niente e di affidarmi a tassisti e guide sul posto, e di cambiare soprattutto ad ogni meta. In questo modo eravamo meno legati alla persona e soprattutto potevamo valutare di volta in volta. Abbiamo iniziato chiedendo all’hotel di Kashan, nostra seconda tappa, come facevamo ad arrivare da loro da Tehran (via whatsapp) e ci hanno mandato qualcuno a prenderci per ben 20 dollari. Perciò tranquilli: potete assolutamente organizzare tutto sul posto.

Come funziona coi soldi in Iran

Questa è la nota dolente, se volete. Niente è pagabile con carta di credito, tranne sottobanco (tipo nei negozi di tappeti persiani) perciò dovete partire con un bel po’ di soldi: vi dovranno servire per pagare TUTTO, dagli hotel ai taxi alle cene ai souvenir. Accettano dollari e euro, da cambiare un po’ dove capita (spesso meglio cambiare al di fuori delle banche, ad ogni modo appena arrivate in aeroporto cambiate subito qualcosa perché altrimenti non avrete da pagare il taxi. Anche se arrivate in piena notte, come noi, non c’è alcun problema per il cambio. In aeroporto e in quelli ufficiali vi chiederanno il passaporto, negli altri assolutamente no.

Si spende tanto in Iran? Assolutamente no! Tutto vi costerà pochissimo, cene a 5-6 euro in quattro, passaggi in taxi a 20 euro per qualche ora di auto. Siate fiduciosi.

Il budget da prevedere per un viaggio in Iran

Noi abbiamo speso, per quattro persone, mangiando sempre fuori, dormendo in hotel di buona categoria, prendendo sempre taxi e facendo escursioni private, per due settimane (20 aprile – 4 maggio 2019), 3.000 euro, compresi i voli e i visti ovviamente.

Hotel e appartamenti in Iran adatti ai bambini

Di seguito la lista delle sistemazioni che abbiamo scelto per il nostro viaggio. Alcuni trovati sulla Lonely, come dicevo, altri su TripAdvisor. Piccola parentesi, la Lonely Planet è spesso inesatta, fate attenzione. Alcuni ristoranti non esistono più, alcuni itinerari vi faranno perdere…

Tehran: Tehran Grand Hotel

Hotel molto bello, moderno, in una zona tranquilla e non distante dalla metro. Ottima la colazione a buffet, abbiamo cenato anche e la cena, non inclusa, ci è costata ben 6 euro per 4 persone. I bambini spesso non pagano, anche se grandicelli come le nostre figlie.

Kashan: Ehsan House

Casa tradizionale tranquilla, con tipica corte interna, bellissime camere con soffitti a volte e finestre colorate. Posizione perfetta sia per andare verso il centro di Kashan che verso il bazar, assolutamente il più bello visitato in Iran. Cibo buono, niente di straordinario.

Esfahan: Narcis B&B

La dolcisima Narcis è una mamma single di due ragazze adolescenti, deliziose come lei, che affitta gli appartamenti della sua grandissima casa. Noi eravamo in quello principale, dividevamo gli spazi comuni con un’altra camera (cucina e bagni). Narcis è davvero una persona incredibile, una di quelle donne per cui vorresti un Iran diverso. Ci ha accompagnati in centro e ci ha offerto una cena preparata da lei. La casa è in una zona tranquilla, a piedi si arriva facilmente ai ponti con una camminata di circa 10-15 minuti e in 10 minuti si è sulla piazza centrale.

Kuhpayeh: Koupa Caravanserai

Volevo fare l’esperienza di dormire in un caravanserraglio e ho scelto questo, tra Esfahan e Yazd. Stupendo, meraviglioso, unico. Un posto magico, in particolare al tramonto. Il ragazzo che lo gestisce è un amore, come tutto il personale che ci ha riempito di attenzioni, anche alle bimbe. Ottima la cucina del ristorante, camere spettacolari (le bimbe hanno dormito su dei materassini in terra, erano felicissime di questa esperienza). Organizzano escursioni nel deserto a costi contenuti.

Yazd: Jungle Hotel

Questo hotel era particolarmente ben recensito ma onestamente non l’abbiamo trovato così super. Il proprietario è un po’ scorbutico, strano per un iraniano, e le camere sono spoglie, seppur spaziose. La posizione è sicuramente perfetta, nel pieno centro di Yazd, ma sono certa che ci siano hotel più accattivanti. Ad ogni modo prezzo correttissimo e niente da dire sul resto.

Shiraz: Niayesh Boutique Hotel

Ho scelto questo hotel per le sue bellissime foto, in realtà è un po’ in decadenza rispetto a come ci si immagina. La camera in cui eravamo era bellissima, affacciata sul cortile della casa tradizionale, ma gli spazi comuni un po’ lasciati andare. Il ristorante della colazione, che poi era lo stesso se volevi cenare, niente di che, anzi. Abbiamo passato qui più notti, anche l’ultima, che in realtà volevamo trascorrere a Tehran per vederla meglio ma poi abbiamo cambiato idea. Non essendo però più disponibile la nostra camera, ci hanno messo nell’ostello. Camere spoglissime, bagni in comune però molto puliti, spazi comuni con conigli e tartarughe, la gioia per le bimbe.

Tehran aeroporto – Ibis Hotel

Avendo il volo di ritorno alle 5 di mattina abbiamo deciso di dormire direttamente in hotel, scegliendo l’Ibis che ha anche una navetta 24/24h che in due minuti vi porta alle partenze (sennò c’è un ponticino per attraversare). Bellissimo, con tre ristoranti. Che bello poter dormire finalmente in un letto comodo!

Come comprare i voli interni in Iran

Finisco questo articolo spiegandovi come fare a prenotare un volo interno. Se come noi decidete di fare questo tragitto, ci sta che alla fine decidiate di riprendere l’aereo piuttosto che farvi venti ore di bus per tornare a Tehran (o viceversa, c’è chi inizia il tour da Shiraz, ma noi siamo arrivati di notte a Tehran e non ce la sentivamo di andare direttamente giù). Come ormai avrete capito, non potete prenotare prima il vostro volo interno. Perciò, quando arrivate, cercate un’agenzia di viaggi. Noi l’abbiamo fatto a Yazd, quindi nemmeno ad inizio viaggio, prenotando un volo Shiraz-Tehran. Costi onesti. Aspettatevi di passare la mattinata in agenzia, però! E ovviamente si paga in contanti.

Organizzare un viaggio in Iran coi bambini può sembrare davvero difficile, in effetti durante le nostre due settimane in giro per il paese abbiamo incrociato 4-5 famiglie come noi (non locali o dei paesi vicini), non di più. Una, addirittura, con un figlio (su tre!) con sindrome di down. Questo a dimostrarvi che è un viaggio assolutamente fattibile, basta organizzarsi per bene e conoscere un paio di cose. Non abbiate paura di scoprire questo meraviglioso paese perché davvero per noi non c’è nessun pericolo, e anzi, andando facciamo un enorme dono a queste persone che vivono una vita molto difficile. I nostri racconti, la nostra compagnia, i nostri acquisti sono per loro fonte di benessere non solo economico, ma anche psicologico.

In un altro post vi racconterò il nostro viaggio in Iran più nel dettaglio, tappa per tappa, con consigli su cosa visitare, che escursioni fare e via dicendo.

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