Come togliere il pannolino in pochi giorni

Togliere il pannolino a un bambino

non è semplice ed è un momento molto delicato.

Tantissimi sono i miti che circolano sulla questione, ma la prima e unica cosa da sapere è che ce la farete, arriverete a togliere il pannolino, come tutti, non disperare mai.

Togliere il pannolino non è una gara

 E’ un momento di passaggio importante per il tuo bambino, è una nuova competenza da acquisire, non è una gara a chi arriva prima: ci vuole il tempo che ci vuole.

Noi cerchiamo di renderlo il più breve possibile.

Come capire se il bambino è pronto per togliere il pannolino:

 se non hai intenzione o possibilità di passare settimane immersa nella fase spannolinamento, allora procedi solo se capisci che è il momento e cioè:

– quando il bambino comincia a riconoscere lo stimolo soprattutto della pupù, che di solito è il più semplice, e a pronunciare la parola (quella o altre) poco prima o appena inizia a liberarsi;

– quando si interessa all’argomento leggendo un libro o parlandone;

– quando si interessa al vasino che avrai sapientemente posizionato in bagno;

– quando si sveglia dal sonnellino almeno senza il pannolino completamente pieno.

Compra quello che ti serve per togliere il pannolino a un bambino e fallo prima di cominciare:

Non esagerare con gli acquisti: come sempre, no panic e usa la testa.

Il vero occorrente può limitarsi al seguente:

1) Un vasino e/o un riduttore per il water.

Non comprarne 54, non ha nessun senso.

Una valida alternativa che conquisterà i bambini è questa: la mia prima toilette di Fisher Price: un vasino giocattolo, che diventerà poi un riduttore per il wc, pensato per far prendere confidenza con lo strumento e con il momento ai bambini, ma semplice da pulire per le mamme.

Il vasino riproduce il wc, con tanto di portarotolo, e incoraggia il bimbo con frasi e canzoncine.

seggiolino bambini giocattolo

Il fatto che riproduca davvero un wc aiuta il bambino nell’apprendere sperimentando come si fa. Le impugnature faranno sentire il bambino più sicuro e stabile.

 

2) qualche libro sul tema;

3) pannolini a mutandina o mutandine imbottite:

i primi sono più comodi di quelli classici in questa fase e abituano il bambino al gesto nuovo di abbassare qualcosa per liberare le parti intime per fare pipì;

le seconde permettono al bambino di non sentirsi sempre asciutto anche quando fa pipì, il che lo aiuta a capire cosa succede, e nello stesso tempo aiutano te mamma a non dover asciugare pozze su pozze.

4) stickers o similari se decidi di adottare un sistema che premi i successi.

5) il coprimaterasso impermeabile: serve sia per togliere il pannolino anche per il sonnellino sia per toglierlo la notte, se vuoi fare tutto in un’unica volta.

Esiste un momento buono per togliere il pannolino?

Non deve essere necessariamente l’estate, ma solo quando tu puoi.

L’estate aiuta solo per i pochi vestiti che ha addosso il bambino e perché bagnarsi non è un problema col caldo, ma non è certo la regola.

La sola regola è che chi si occupa del bambino abbia tempo e pazienza per dedicarsi alla cosa: no periodi di stress, no quando ci siano periodi di assenza in vista, no quando non si ha la pazienza giusta, no quando il bambino può essere sotto pressione (inizio asilo, arrivo di un fratellino, separazione dei genitori, perdita di un nonno).

Da dove si comincia per togliere il pannolino?

Fa vedere al bambino come fa pipì un grande, spiegagli come fare, lascia che si sieda accanto a te sul suo vasino, anche col pannolino, fagli prendere confidenza con vasino e gesti anche prima di cominciare a provare davvero.

Stabilisci dei tempi ragionevoli per portarlo in bagno (una volta ogni quarto d’ora all’inizio, poi mezz’ora, poi un’ora e via così, anche tarandoti in base alle sue esigenze). Per la primissima fase puoi anche lasciare il vasino sempre nella stanza in cui si trova per essere super pronti al momento giusto.

Limita le uscite per qualche giorno: non è indispensabile, ma se puoi, aiuta di certo.

Se fa pipì addosso?

Succede e succederà.

Torna alla voce: scegliere un momento buono.

La prima regola è non rimarcare l’accaduto, non sgridare il bambino, non arrabbiarsi, non innervosirsi.

Essere comprensivi, accoglienti e distrarre con altro.

E festeggiare a dovere con grandi applausi e sorrisi i successi: lo motiverà a far bene per avere ancora un festeggiamento.

Se non funziona, posso tornare sui miei passi?

 Secondo alcune teorie, no, occorre andare avanti.

Secondo la mia esperienza: sì, fermati, sospendi e riprova quando ti sembrerà aver dimenticato l’esperienza fallimentare e ti sembrerà più reattivo sulla questione.

E il pannolino di notte l’ho sempre tolto in un secondo momento.

Anche questa è una cosa che potete valutare liberamente, senza farvi condizionare dalle mille dicerie e teorie: fidatevi di voi.

I miei figli non si sono mai confusi.

E’ normale che non voglia fare la cacca nel vasino o nel water?

Sì, succede ed è piuttosto frequente che i bambini accettino di fare pipì nel vasino e non la cacca. Separarsi dalla sua cacca per un bambino non è semplice, perciò la faccenda può richiedere più tempo.

Continuate a provare, accettando questo ostacolo senza dargli troppo peso e mettetegli il pannolino quando vi chiederà di fare la cacca: assecondatelo, non fate diventare la cosa un problema e vedrete che, com’è arrivata, passerà. Ci metterà settimane? Pazienza.

Ricordate la prima regola? Non è una gara.

 Post in collaborazione con Fisher Price

 

 

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2 Comments

  • Buongiorno, io volevo semplicemente condividere un piccolo consiglio che con la mia bimba ha funzionato molto bene. Noi abbiamo iniziato ad introdurre il vasino prestissimo, verso i 9 mesi. Ad ogni cambio pannolino proponevo una breve seduta di vasino associata ad un’attività piacevole (come la lettura di un libretto). Molto spesso, con il passare dei mesi, succedeva che Chiara facesse la pipì o la pupù proprio in quell’occasione.
    Lo spannolinamento effettivo lo abbiamo tentato a 20 mesi circa ed è stato un gran successo. Nel giro di una settimana e con pochissimi incidenti abbiamo tolto il pannolino giorno e notte (nonostante parlasse ancora pochissimo, ma quando sentiva lo stimolo ci portava verso il bagno).
    L’accorgimento di introdurre così presto il vasino è stato un consiglio di un’amica con tre figli, tutti senza pannolino dai 18 mesi. Reduce dell’esperienza precedente con il mio grande dove togliere il pannolino è stato un processo moooolto lungo e faticoso, ho deciso di tentare. Tanto cosa avevo da perdere? Credo che un altro aspetto importante sia avere la collaborazione del nido o di chi si occupa del bambino in modo che si agisca tutti in maniera coerente e il bambino non si senta confuso (le mutandine a casa e il pannolino al nido possono destabilizzare). E il mio ultimo consiglio è: non scoraggiatevi. Con il primo figlio ho pulito pipì in giro per casa per mesi e alla fine ce l’abbiamo fatta. E’ vero, non si tratta di una gara e l’importante è che sia un momento vissuto serenamente da genitori e bambini!

  • Riguardo al commento lasciato sopra questo, volevo esporre la mia perplessità. Non c’è cosa più sbagliata che introdurre il bambino in una dimensione che non gli appartiene, in questo caso, quello di “dividersi” da ciò che è suo. Per un bambino, la cacca è un suo prodotto, qualcosa che lui fa come “regalo” alla mamma. Non sono io a dirlo, ma orde di psicoanalisti. Per non parlare del fatto che a nove mesi non hanno certo il controllo degli sfinteri, per cui gli si fa fare delle azioni solo sulla base delle nostre esigenze e non delle sue. Ci sono tempi che vanno necessariamente rispettati. Accompagnarli in fase di espulsione quando ancora non sentono lo stimolo di espellere non fa altro che provocare un distacco emotivo traumatizzante dalla mamma e gli crea una disillusione senza precedenti.
    Già che, a cose normali, con i bambini bisogna stare attenti ad ogni passo, perché si sa, un genitore non l’azzecca mai, se poi ci aggiungiamo le nostre pretese e i nostri desideri che si sotituiscono alle loro reali esigenze, annamo bene…

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