Pigiama party, prima media, solo maschi. Cronaca di una fine annunciata.

Abbiamo lasciato in sospeso a lungo il compleanno agostino di Alessandro per una serie di motivi, finché è arrivato il momento: mamma, mi piacerebbe fare un pigiama party.

Bene, avevo rimandato per anni, invidiando le mamme che si cimentavano nei pigiama party senza alcun problema.

Ho letto, ho studiato, e insomma, che sarà mai?

Ho considerato che, senza eccessivi sbattimenti, ci sarebbero stati 3 amici + Ale + Alberto: 4 ragazzini + 1 belvetta, dovrebbe essere tutto sotto controllo.

Dal momento che non ho una taverna, un bunker, un buco dove farli sparire, e che sarebbero stati in soggiorno, ho avuto un’idea geniale: e cioè mandarli a mangiare la pizza alla pizzeria sotto casa (così sarebbero stati fuori dalle palle un’oretta).

Poi un po’ di videogiochi, verso mezzanotte a letto, la mattina colazione con uova e bacon, e fine. Mi pareva tutto sommato semplice.

Ah ah, povera illusa.

Dicevo che maschi e femmine sono uguali?

Beh, almeno da quanto sento dei pigiama party al femminile di amiche e conoscenti, mi sbagliavo, o ohhh se mi sbagliavo.

Il quintetto si raduna verso le 18.

Alle 18.04 ero già infartuata: dopo 30 secondo uno degli invitati si è lanciato con una palla salterina giù dagli scalini che ho in soggiorno e poco ci manca che ci lasci la crapa. Dopo altri 12 secondi esatti un altro prende a mò di sacco di patate un terzo e quasi gli cade per terra dritto di testa.

Ma non è successo, quindi inizio a fare il conto alla rovescia per l’ora in cui sarebbero usciti.

Nel frattempo scappo in un’altra stanza:  penso che se occhio non vede cuore non duole.

In qualche modo arrivano le 20 e se ne vanno.

Mio marito mi confessa che ha dato la mancia al cameriere perché se la prendano con comodo con le ordinazioni, e così fino alle 21.30 non si rivedono.

A quel punto ti aspetti che un branco di preadolescenti non abbia altro di meglio da fare che buttarsi sul divano a lobotomizzarsi con i videogiochi, no?

Emh, no.

Hanno iniziato a giocare lanciandosi la palla salterina di cui sopra, (o picchiandosi con la suddetta), un bolo di gomma di circa 15 chili, che ha rischiato di frantumare la mia vetrina in cristallo, il telescopio, tutti i bicchieri e qualche osso.

Arrivate le 23 li prego di iniziare a fare più silenzio, di guardarsi un film, qualsiasi cosa. Addio a tutti e buonanotte.

A mezzanotte ero già uscita 3 volte con minacce prima sussurrate e poi ringhiate.

All’una ri-esco  per dire che è ora che dormano.

Torno a letto, mi assopisco, riapro gli occhi alle 3: ma è una luce quella che intravedo in lontananza?

Esco e sì, sono ancora svegli, alle 3 a.m.

Ri-esco, ri-minaccio ri-entro a letto. Alle 3.40 esce il marito.

Dalla porta arriva un inequivocabile odore di pop corn (poteva andare peggio, mi rendo conto).

Io svengo e mi risveglio alle 4.30: ancora luce, ancora risate. Mi affaccio. Sono sveglissimi e stanno giocando a Supermario “abbiamo provato a dormire ma non ci riusciamo!”.

Eccerto.

L’ultima volta che ricordo di aver sbraitato erano le 5 a.m.. Dopodichè non so se il delirio da privazione di sonno o la realtà, ma mi pareva di sentire silenzio.

Bene penso, fino alle 10 sono fuori uso e alle 10.15 bisogna uscire, è finita, ce l’ho fatta!!!!

Emh, no.

Alle 7.40 sento risate e porte che sbattono.

Alle 8 stavo friggendo bacon per 4 preadolescenti + 1 che hanno dormito, forse, 1 ora e mezza.

Loro freschissimi, io catatonica.

Li ho poi restituiti alle madri e perso ogni contatto. In effetti, non credo mi rivolgeranno presto la parola.

Io sono stata in coma per due giorni, con una sorta di sindrome postraumatica da stress, tic e brividi.

Ieri Ale mi ha detto: mamma è stato bellissimo, ma sono anche triste perché penso che manca un intero anno prima di rifarlo!

Un intero anno?

Bello mio, la prossima volta lo farai dal tuo appartamento da universitario, quindi ne mancano all’incirca 9, per quanto mi riguarda.

Questo non gliel’ho detto, ma lo dico a voi.

Belli i pigiama party eh.

A casa degli altri.

(e se proprio vi volete male, evitate di fare i letti: io ho lavato 4 paia di lenzuola inutilmente).

Pace e bene.

 

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6 Comments

  • credo che il trucco sia quello di lasciarli da soli completamente e che si uccidano tra di loro…quindi prossima volta loro a casa e tu fuori in pizzeria.

    A parte gli scherzi ho organizzato il pigiama party di una decina di ragazzine delle medie…stessa cosa, ti garantisco…continuavo a chiedere loro di abbassare la voce, ma non ce la fanno, niente da fare. Magari non si menano seriamente, questo è il motivo per cui non mi sento di organizzare la stessa cosa per figlio maschio, però ricordo che è stato pesantissimo.

  • Ciao! Lo scorso fine settimana ho organizzato il primo pigiama party per la mia grande, quinta elementare, dieci bimbe qui a dormire, distesa di materassi in salotto, filato tutto liscio! Certo un paio di bimbe faticavano a prendere sonno ma qualche parolina e coccola e sono andate ko. Secondo me con le femmine è più facile. Il programma è stato rincorse e solletico, trucco, sfilata con i miei vestiti, pizza surgelata del supermercato, film e tisana. Erano felici e stanche. Con i maschi è più difficile farli stancare.

  • Ahahah mi hai fatto morire, grazie per il racconto e la testimonianza.. Io ho due maschi come te, è vero che hanno solo 5 e 3 anni al momento quindi per ora il problema pigiama party non si pone, m non è mai troppo presto per prepararsi a dire NO a future rischieste. XD

  • Devi fare come la mamma di un compagno di mio figlio….ne ha invitati 4 o 5 tra cui anche il mio, lei alle 11,00 si e’ ritirata in camera sua a dormire chiudendo la porta e uscendone la mattina dopo alle 8.30 fresca come una rosa….i suddetti maschi sono rimasti svegli tutta la notte, senza controllo e facendo un caos terribile….sono sopravvissuti ma e’ stato pesante anche per loro che dopo hanno dormito una giornata intera….mio figlio se lo ricorda ancora adesso il divertimento di fare quello che volevano per tutta la notte….peccato che la mattina dopo li abbia messi fuori senza neanche la colazione….mai piu’ a casa dell’amico…..

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