Perché non avrò un terzo figlio

non voglio il terzo figlio

Qualche anno fa, forse ero madre da pochissimo, un’amica scrisse, in un forum, una cosa del tipo: sono un po’ malinconica perché so che non avrò altri figli. Aveva appena avuto la seconda bambina. Non ricordo quali fossero le sue motivazioni, ma chi aveva avuto figli con difficoltà le si scagliò contro dicendole che non era rispettosa, dicendo di scegliere di non avere un terzo figlio.

Mi è rimasta in testa a lungo quella discussione e tante volte mi sono ritrovata a pensare: quale sarà il momento in cui dirò: non avrò più figli? Certo, c’è la menopausa, ma a me manca ancora un po’, se le cose vanno normalmente. Tra quattro mesi compirò 38 anni e per gli standard odierni non sono certo in ritardo per fare un terzo figlio.

Eppure ormai, a malincuore, so che non lo farò.

Prima di avere figli ero certa di volerne tre. Ne ho avute due presto, ravvicinate, prima dei trent’anni. Me le sarei godute un po’ e poi avrei pensato al terzo. A volte mi dicevo, se sapessi che avrei un’altra femmina la farei subito, così crescerebbero tutte e tre insieme. Non sapete quanta gente mi diceva, quando sostenevo che un giorno avrei fatto il terzo, che ero pazza, che i figli sono fatica, che servono i soldi, che qui che là. Ma in realtà me lo avevano detto un po’ ad ogni gravidanza.

Poi, quando la seconda aveva 9 mesi, ho ripreso a lavorare. Ci eravamo trasferiti in Francia da tre anni ed era arrivato il momento di riprendere in mano la mia vita, quella in cui ero io e non io mamma/moglie soltanto. Quindi ho detto ok, ci penserò. Ho solo 30 anni!

Alcuni mesi dopo, mio marito è partito contro la mia volontà un anno in Pakistan, e io mi sono ritrovata col mio lavoro a tempo pieno, in un paese straniero, con due bambine piccole. Avevano 18 mesi e tre anni e mezzo.

E tutte quelle persone che mi dicevano che già con uno sarebbe stata dura, non potevano nemmeno lontanamente immaginare quanto potesse essere dura restare da sola, all’estero con due bambine piccole. Ero sfinita. Quando mio marito è tornato, poi è ripartito, tra liti, caos, minacce, pianti e lacrime. Potevamo andare anche noi, ma gli portavo così tanto rancore che non volevo più stare con lui, semplicemente, figuriamoci fare un terzo figlio.

Quel periodo ha marcato la prima volta in cui sapevo che non avrei avuto un terzo figlio.

Poi in realtà siamo partite anche noi, abbiamo passato 19 mesi stupendi ai Caraibi, io e mio marito ci siamo ritrovati e io avevo appena 34 anni: la voglia è tornata.

È tornata ed è rimasta lì, perché prima c’era da gestire una nuova vita in un nuovo continente, stare dietro alle bambine, poi di nuovo un trasloco, io di nuovo sola sei mesi con loro e con un nuovo lavoro, ritrovare gli equilibri. Il tempo è passato e quando ho detto a mio marito, ma perché non facciamo un terzo figlio, le bambine sono grandi, piacerebbe anche a loro, lui ha risposto semplicemente NO.

Per lui le motivazioni sono prettamente pratiche: viviamo in 70mq, le bambine dividono una stanza da 3 metri per 2, dovremmo cambiare casa. Per cambiare casa dovremmo cambiare quartiere, per non spendere un patrimonio (più dell’attuale) in affitto: cambiare quartiere significherebbe cambiare scuola, trovare nuove attività, per le bambine perdere completamente ogni punto di riferimento, le amiche, le abitudini. Viviamo a Parigi, non in un paesino. Così è.

Io penso che a tutto questo ci sia rimedio, che una soluzione si troverebbe (e non è far dormire un terzo figlio in salotto, unico posto dove forse entrerebbe un lettino), ma in fondo so anche che il motivo principale non è questo.

Il motivo principale è che abbiamo sofferto tanto, e se non ho più paura che mio marito parta di nuovo mollandomi qui, forse ne avrei se avessi oltre a due bimbe grandi anche un neonato. Che gli equilibri che abbiamo ce li siamo sudati tanto, e avrei paura di rovinarli. Che mia figlia maggiore ha 10 anni e se anche restassi incinta oggi si ritroverebbe da adolescente con un neonato intorno, e io (noi) dovrei star dietro ad entrambi, più a quella di mezzo che dà il suo bel da fare.

Che semplicemente non ne ho voglia.

Adoro i neonati e i bambini e sono certa che un figlio sia gioia, ma mi resta comunque nella testa quella vocina che mi dice: ma chi te lo fa fare? E non per l’organizzazione, eh, perché i bambini sono grandi in fretta e non mi spaventa. Per l’equilibrio emotivo, tanto sudato. Per il rapporto che ho con le mie figlie, per come stanno crescendo serene nonostante tutto il casino che c’è stato.

Non lo so, ma ogni volta che ci penso so che dentro di me, in fondo, non lo voglio davvero. Altrimenti non ci sarebbero stanze troppo piccole o altri pensieri.

Poi penso a cosa mi hanno detto al secondo parto, che con l’emorragia che avevo avuto, l’endometriosi, le aderenze, difficilmente sarei riuscita a portare a termine un’altra gravidanza, e mi fa pure paura, perché perdere i figli, seppur in pancia, è un dolore enorme.

E quindi niente, presto avrò 38 anni e la consapevolezza che non arriverà nessun altro figlio. E dopo averci tanto creduto e sperato, fa un certo effetto.

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21 Comments

  • Capisco te e quella mamma di cui hai scritto…. anche io non voglio altri figli, ne ho una sola e sarà figlia unica. Io sono figlia unica e ho sempre pensato che avrei avuto due figli. In realtà per molto non ho voluto averne, poi è arrivata Linda. La nostra gioia, la nostra vita. Ma… ma.
    Un secondo figlio non lo voglio, potrei accampare molte scuse ( economiche in primis, ma anche di età visto che ho quasi quarant’anni, o di sonno visto che Linda ha iniziato a dormire da circa tre mesi, e non erano risvegli del tipo ciuccio e via, è stato allucinante e devastante).
    Dicevo, potrei accampare molte scuse, ma la realtà è che semplicemente non lo desideriamo. E la gente non lo accetta. Continuano tutti a chiedermi quando faccio il secondo e guai rispondere che non lo voglio. Sono arrivata al punto che per non farmi rompere le palle dico che non posso più averne.

  • Ho 35 anni e ho appena avuto la seconda figlia (terza in realtà ma la prima non è più qui) fino a prima di partorire ero certa di volerne un altro ma ho cambiato drasticamente idea Appena tornata a casa dall’ospedale, probabilmente non avrei neanche avuto la seconda se fossi stata meno ottimista ma tra lavoro, ormoni che ad oggi non mi si sono ancora stabilizzati, malattie varie, una bambina di 4 anni che comunque chiede attenzioni, la piccola che non è da meno… ecco ogni tanto penso che se ne avessi un altro non saprei più dove sbattere la testa e per fortuna ho chi mi aiuta!

  • Come ti capisco Anya… non sono partita con un’idea di un numero, mio marito probabilmente si sarebbe accontentato anche del primo, ho voluto fortemente il secondo e, da qualche parte lungo la strada ci ho preso gusto ma la vita ci ha scombinato le carte, togliendoci la serenità per poter pensare al terzo fratellino. Quando guardo la mia famiglia penso sia perfetta e mi piaciono i nostri equilibri ma non posso non pensare, in fondo al cuore, a come sarebbe stata se…
    Pazienza, io di anni ne ho ormai quasi 42, mi godo i miei 2 teppisti 😊

  • Endometriosi, aderenze…parole che conosco bene, ma soprattutto conosco bene le sensazioni di cui parli! Samuel ha quasi due anni, è arrivato a fatica grazie alla procreazione assistita! Ho sempre pensato di volere due figli e una parte di me, il cuore, lo vuole ancora! La testa invece urla a gran voce NO! No, perché dopo la nascita di Sam è stato tutto difficile e non parlo delle difficoltà fisiche come la stanchezza, ma di enormi difficoltà emotive! La paura che un altro figlio possa sconvolgere quegli equilibri per i quali io e mio marito stiamo ancora lavorando, mi spaventa tantissimo! La parte difficile è far accettare questa cosa al mio cuore ❤️

  • Capisco perfettamente, anch’io 34 anni lavoratrice con tre figli di 5,4 anni e 6 mesi da crescere ed accudire sola con mio marito.
    Non potró più averne ma esiste anche l’adozione che per quanto mi riguarda è l’atto di amore e maternitá più grande che possa esistere.

  • Io 30 anni da poco compiuti, mamma di due bimbi (4 anni e mezzo e uno di quasi 2) CONSAPEVOLE CHE IL TERZO NON ARRIVERA’ MAI …anche essendo giovane.
    Mio marito e’ sempre via per lavoro dal lunedi al venerdi e per via intendo che nn torna proprio la sera….. io sempre da sola giorno e notte.
    Ora sono abbastanza grandi e il peggio e’ quasi passato.
    Semplicemente non arrivera’ il terzo perche’, quando il piccino iniziera’ l asilo, voglio pensare un po a me stessa….al mio lavoro, alle mie ore libere, A ME STESSA.
    Direi che me lo merito! 😘

  • Volevo 2 figli. Ho temuto di non poterne avere nessuno. Al primo ho pensato uno mi basta e avanza e mentre lo dicevo al mio uomo (completamente d’accordo con me) era già nella mia pancia la seconda.
    Al parto ho serenamente chiuso le tube e dopo un anno hanno tolto l’utero.
    Adesso guardo indietro e ne farei altri 3, ma in un’altra vita. Sono sempre stata nostalgica, al momento di non poter piu scegliere avrei voluto rifare tutto, non perché non mi piaccia quello che ho, ma perché non mi basta mai. È una malinconia strana e dolce. Mi fa compagnia e apprezzare quello che ho fatto. ❤️

  • Lo hai scritto per me questo articolo Anya? Io però non riesco a rassegnarmi al fatto che non avrò un terzo figlio, tra l’altro ultimamente sono circondata da pance della mia stessa età, tutte gravidanze “a sorpresa” e io che vorrei tanto succedesse anche a me. Le mie motivazioni però sono diverse dalle tue. Io ho paura! Ho 38 anni è ho il terrore che possa nascere un bambino non sano. Mia sorella era rimasta incinta dopo i 40 e ha dovuto interrompere la gravidanza per una grave malformazione del bambino, è stato devastante. In più sono in forte sovrappeso e non so come potrebbe andare una gravidanza in questo caso. Mi faccio schifo quando penso che sto rinunciando al miracolo di un figlio perché negli anni gli ho preferito il cibo.
    Avrei tanto voluto un maschietto dopo 2 femmine, ma resterà soltanto un sogno. Spero un giorno di poter superare questa cosa.

    • Sarà il nome 🙂 Per quanto riguarda la tua situazione nello specifico, il primo consiglio banale che posso darti è di provare a perdere peso, se lo vuoi davvero. In pochi mesi si possono fare miracoli, e ti farebbe bene in generale, non solo per avere un bambino! Secondo, non saresti primipara, non pensare per forza male. Di mamme intorno ai 40 ce ne sono così tante! Se lo vuoi davvero, non avere paura!

  • Grazie per avermi fatto sentire meno in colpa. Io ho un figlio bellissimo (cuore di mamma) e sanissimo di due anni e mezzo e no, io il secondo non lo voglio. Passo il tempo a discutere con mia mamma che continua a dire che DEVO fare il secondo perchè non posso lasciare A. da solo; che se facessi il secondo, il primo si ridimensionerebbe (è mamma dipendente e io sono innamorata di lui) e che non si possono lasciare i figli soli; che il secondo figlio si fa per il primo. Io non sono d’accordo. Credo che un figlio dovrebbe essere voluto in quanto tale e non semplicemente per dare una compagnia al primo; che portare avanti una gravidanza non voluta, mettere al mondo e crescere un figlio non desiderato sia qualcosa di bruttissimo soprattutto per lui/lei. Io amo infinitamente mio figlio e penso che un secondo figlio fatto per “dovere” questa differenza la sentirebbe. Io ho dovuto lavorare fino a due settimane prima del parto e, nonostante questa dedizione, ho perso il lavoro. Semplicemente si aspettavano che tornassi in ufficio dopo tre mesi(sono un libero professionista e avrei potuto lavorare anche da casa) ma non sapevo a chi lasciare il bambino e mi sembrava presto per il nido…quindi sono dovuta andare via (e no, non è stato bello avere un figlio e zero prospettive). Per non parlare del fatto che sono entrata in sala parto completamente impreparata non avendo avuto il tempo di fare un corso preparto e con il bambino che si spostava in continuazione ho partorito ( a seguito di episiotomia) dopo 10 ore di sala parto. Sono tornata a casa ed ecco che mi si sono piazzati i suoceri che senza ritegno pensavano che il figlio fosse loro e tutti i sacrosanti pomeriggi, dopo lavoro, mi si piazzavano a casa e quando provavo a mettere i paletti mia suocera piangeva, mio suocero se la prendeva con mio marito. Ho sempre pensato che avrei allattato e lo avrei fatto in privato; sono stata costretta a farlo davanti a tutti perchè non capivano la mia voglia di intimità ma poi non ho avuto latte e quindi era facile prendere il sopravvento; ci pensiamo noi…tanto sta con te la notte. Neanche il conforto dei miei genitori che abitano lontani e lavoravano ancora al momento della nascita di mio figlio. Mio figlio ha iniziato a dormire a due anni e mezzo…e poi, io amo viaggiare ed è evidente che una persona in più è un costo non indifferente. Quindi no. Io nella stessa situazione in cui mi sono trovata non intendo mettermi più. Non lo desidero e non voglio averlo. Grazi

  • Con questo argomento hai toccato quello che per me è un tasto dolente. Noi abbiamo un unico figlio la cui nascita è stata accompagnata da problemi di salute miei post parto, depressione post parto, perdita di lavoro del marito e mio. Conseguenza : caos totale! Ho pensato tanto di aver fatto il passo più lungo della gamba, di non essere portata a fare la madre etc e numerose e frequenti le. Serate di crisi con bambino a piangere e marito in crisi pure lui. Adesso il mio bimbo ha 3 anni e la voglia di averne un altro si affaccia eppure non ce ne saranno altri:i casini economici e lavorativi sono ancora presenti, io marito tutt’ora con lavori saltuari e io non trovo nulla. È solo ora cominciamo a trovare un minimo di equilibrio in casa.
    Ho 29 anni quindi è prematuro parlarne ma dentro il cuore so che è così. Spero di sbagliarmi. Però a me fa male questa cosa perché la vivo come una sconfitta, come dire NON SONO STATA CAPACE COL PRIMO E MI SONO ROVINATA IL BELLO.

  • Quella vocina in testa che dice “ma chi te lo fa fare?”… la conosco bene. E anche nel mio caso non si tratta di problemi pratici (dover cambiare l’auto, trovare un posticino per il nuovo venuto in casa, correre a destra e sinistra perché non abbiamo la famiglia vicino…), mi dico che per quelli la soluzione si trova. Come dici tu, quell’equilibrio emotivo, quell’intesa che si è creata in modo naturale nei nostri bimbi, il tempo che possiamo passare con ognuno dei due, singolarmente o insieme, il fatto che si assomiglino così tanto…
    Una mamma un giorno mi ha detto “ho paura di pentirmene”. Non penso ci si possa davvero pentire di aver avuto un bimbo, ma ci si può di sicuro trovare gettati nella tempesta quando fino a poco tempo prima ci si cullava tranquillamente su una zattera. E, come te, mi dico che se davvero lo volessi non cercherei di mettere sulla bilancia cuore e razionalità, pro e contro, come non l’ho fatto con nessuno dei miei due primi bimbi. Ma immagino ci sia un lutto da fare: vedere le amiche con il pancione mi fa ancora venire una fitta allo stomaco e ricevere messaggi con foto di neonati appena venuti al mondo mi fa sentire una grande malinconia. La mia seconda essendo al di sotto dell’anno di età, cerco di non rifletterci troppo e aspetto con impazienza quel momento in cui tutto diventerà chiaro e sentirò dentro di me la risposta… se mai arriverà.

  • Ho quasi 41 anni….avrei tanto voluto il terzo figlio. Ora, sinceramente, mi sento vecchia. Prima il.lavoro, poi un cambio di città, non ultimo il covid…il tempo è passato e ora mi sento vecchia, non per la gravidanza, ma perché continuo a pensare all’età che avrei quando mio figlio sarà solo un ventenne (e mio marito è più vecchio di me di 4 anni). Ho paura di non riuscire a seguirlo e penso che averlo adesso sarebbe solo un mio stupido capriccio. Ma mi viene la voglia (e le lacrime agli occhi) ogni volta che vedo una famiglia con 3 figli. Che dovrei fare? Essere genitori è anche responsabilità….mi sentirei incosciente a riprovarci adesso.

    • Ciao io di anni ne ho 42 e forse il raggiungimento dei 43 mi farà passare il desiderio di avere il terzo……è un chiodo fisso un pensiero continuo…..lo desidero solo io… da quando in sala parto è nata la seconda ormai sono passati 8 anni…problemi di spazio di equilibri a detta di mio marito… ma non c’è altro che vorrei donare un’altra vita e allargare la famiglia e gli abbracci e i sorrisi e i cuori. Chissà… o rimarrà un sogno nel cassetto….vi leggo con piacere e condivido volentieri il mio desiderio🤞

  • Ciao.

    Non ho mai scritto in un forum ma sono disperata. Dopo due fivet e due splendide bimbe di 4 e 2 anni (al 99% non avrei potuto avere figli in modo naturale), come per miracolo sono rimasta incinta. Adoro la mia famiglia, le mie bambine a cui posso dedicare tutto il mio tempo, il fatto di essere in 4, numero perfetto.
    Questa gravidanza mi ha gettato nello sconforto piu’ totale. Non voglio un altro bebè. Ho paura che il nostro equilibrio e la nostra serenità venga sconvolta. Ho paura di trascurare le mie bambine e non avere piu’ tempo e nervi per prendermi cura di loro. Ho paura che il rapporto con la piccolina cambi. Non voglio questo bebè. Piango senza sosta da 5 giorni.

    Devo prendere una decisione ma non riesco. Sono andata in due diverse cliniche e ho pronta la pillola per abbortire. L’ho tolta dalla sua confezione … e poi l’ho rimessa a aposto. Non ci riesco.

    Penso che potrebbe essere bello… poi torna la paura… penso che ü un miracolo della vita… poi penso che non devono essere i miracoli a decidere sulla mia vita ma devo essere io (senza le due Fivet non avrei avuto le mie bambine). Penso che rimpiangerei di non aver avuto questo bebè per sempre…. poi penso che forse rimpiangerei la mia vita perfetta di adesso,.

    Non so cosa fare.

    • Io ho due bimbe di 7 e 4 e mezzo. Sono incinta per sbaglio del terzo ma ho deciso di non portare avanti gravidanza perché ho avuto due post partum traumatici: il primo emorragia tardiva dopo 10 giorni dal parto e la seconda aumento della pressione dopo il parto con ricovero e pastiglia per un anno. La paura è più forte della voglia di averne un altro. Troppa paura. Tu cosa hai fatto alla fine?

  • Ho sempre desiderato avete 3 figli, mi sono sempre piaciute le famiglie numerose, ho sempre pensato che nelle famiglie grandi non ci si sente mai soli. Sono diventata mamma per la prima volta a 24 anni, un femmina, a 26 ero di nuovo incinta di un maschio. Ero giovane e quindi decisi di godermi i bambini, poi sui trent’anni con tutta tranquillità avrei pensato a fare il terzo figlio. Ahimè non ho fatto in tempo, un cancro ovarico mi ha preceduto ha sterminato la mia vita togliendomi per sempre la possibilità di diventare mamma per la terza volta, visto che ho subito una isterectomia totale. Oggi ho 44 anni i miei figli sono ormai grandi ed io non ho potuto avverare il mio sogno di avere 3 figli… A proposito volevo 2 femmine e un maschio!!

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