In questo periodo fatico a scrivere.
E no, non perché non ho tempo, non meno del solito comunque.
E nemmeno perchè non ho nulla da dire, uhhh quante ne avrei!!!
No, è solo perché non ho ancora capito come concilia un blog con figli grandi.
Io ho sempre messo tanto di me qui, troppo a volte: ho descritto il carattere dei miei figli, il mio, la mia vita di coppia, le mie difficoltà al lavoro, come ho cercato di contenerle.
E ne sono felice, da un lato mi avete sempre dimostrato tanto affetto, mi avete sempre detto come vi fosse utile tanta schiettezza e trasparenza, dall’altro fa piacere a me rileggere e ricordarmi episodi che altrimenti avrei totalmente scordato.
Ma ora ho figli grandi, ed è dannatamente difficile per me parlare di maternità e di figli senza violare la loro privacy.
Certo, l’ho già violata, ho raccontato tante cose per cui si potrebbero offendere, ne sono consapevole e me ne prendo la responsabilità.
Ma ecco, nessuno di loro avrà problemi a trovare lavoro se salta fuori un post di 20 anni prima in cui scrivevo che erano treenni impossibili.
Ora è diverso.
Con mio figlio grande, 11 anni e mezzo, ho un dialogo bellissimo.
Mi racconta tantissime cose (troppe, a volte), delle sue giornate, delle amicizie, dei suoi pensieri.
Lui è profondo e lucidissimo, è pazzesco parlare con lui, davvero.
Ho più consapevolezza di questa fase della vita ora, attraverso di lui, che quando l’ho vissuta io.
Sarebbe meraviglioso poterlo condividere qui, aprirebbe una finestra sugli adolescenti e preadolescenti che potrebbe essere utile a chi ha figli più chiusi, e utile a me per non perdere questi momenti.
Ma non posso.
Lui è iper riservato, molte cose non vuole nemmeno che le racconti al padre, mi fa giurare di non parlarne ad anima viva: è evidente che non può trovarsi i suoi discorsi in un post su un blog (che legge).
Il piccino, beh, anche di lui ho detto tanto, ora ci stiamo lavorando, per capire se è caratteraccio o se c’è di più.
Lui non è riservato, anzi, aprirebbe un canale youtube se potesse, ma sono io a limitarmi.
Ha quasi nove anni ora, certo è ancora piccolo, ma non così tanto. Potrei raccontare tanto, tantissimo di questo period(accio), ma non mi va che restino impressi troppi dettagli sulle sue difficoltà attuali che magari potrebbero essergli rinfacciate tra qualche anno.
Insomma, mi sento le mani legate.
Ci deve essere un modo alternativo, per poter tenere un canale sincero e non asettico senza violare la loro privacy, solo che non l’ho ancora trovato.
Ma lo troverò, sono fiduciosa!
Volevo solo condividere con voi questa riflessione.
È una bellissima riflessione morna. Prima sei mamma e poi blogger, ed è importante che tu ti ponga il.problema,perché spesso nei blog escono cose molto intime che non a tutti fa piacere condividere.