Come gestire il tempo quando ne hai

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Il tempo che “c’è e non c’è”:

come gestire il tempo quando è “troppo” e senti di non averne abbastanza.

Capita anche a te di arrivare a fine giornata e pensare “cavolo, pensavo che oggi non finisse mai, non che abbia combinato granché, eppure sono così stanca…”, sprofondare con la testa sul cuscino e immaginare che il giorno dopo sarà più o meno lo stesso?

È strano quanto sia cambiata la nostra percezione del tempo da quando siamo costretti a giocarcelo tutto all’interno delle nostre mura domestiche.

Ma forse non è così tanto strano se pensi a come funziona la mente umana. 

Una famosa citazione di Shakespeare dice “siamo fatti della stessa materia di cui sono fatti i sogni” e, oltre ad essere meravigliosamente poetico e romantico, non aveva tutti i torti.

Infatti, buona parte della costruzione della nostra felicità e del senso di soddisfazione comincia proprio con un sogno, cioè con la nostra capacità di immaginare ciò che vorremmo fare, essere, imparare, diventare, raggiungere, sviluppare… (insomma ci siamo capiti 😉 ).

E fin qui sembra tutto ok e lineare… E questo periodo di quarantena dovrebbe essere l’occasione in cui raggiungiamo il punto massimo di felicità perché “ora finalmente abbiamo il tempo” di raggiungere tutte quelle cose che abbiamo sognato finora.

Tutti i sarò, farò, mi allenerò, imparerò dovrebbero finalmente avere modo di diventare una realtà che puoi toccare e abbracciare veramente.

Eppure le cose, per la maggior parte delle persone, non funzionano così.

Avere tanto tempo a disposizione, paradossalmente, ce lo fa scivolare via dalle mani, come se fosse della sabbia tra le dita.

Ci sono alcuni meccanismi psicologici che possono aiutarci a capire come mai incappiamo in questo fuggi fuggi del tempo e insegnarci come gestire il tempo:

  • Sopravvalutazione“Con tutto il tempo che ho vuoi che non riesca a trovare 20’ al giorno per farlo?!” 

Tendiamo a vedere le cose con l’ottica che avevamo precedentemente a questo blocco. Per cui, considerando le mille cose che riuscivamo a portare a termine prima nell’arco di una giornata, sembra assurdo che ora non andiamo almeno allo stesso ritmo.

Si tende ad evitare qualcosa in nome di un’illusione di controllo del tempo: nei fatti non facciamo altro che prolungare questo senso di stasi che però, a mo’ di sabbie mobili, si “mangia” tutta la nostra voglia di fare, lasciandoci un retrogusto di delusione e frustrazione.

  • Dare risalto alle cose su cui non si ha controllo – ne sono un esempio l’enfasi che talvolta si pone nel controllare alcune statistiche sull’andamento della situazione, oppure il fatto di frequentare luoghi virtuali in cui si fomentano alcune discussioni che, in virtù di un effetto catartico nell’immediato, lasciano alla persona uno strascico di pesantezza e di senso di impotenza. 

Questi meccanismi appartengono al nostro essere umani, non sono da demonizzare , però se diventano molto rigidi e li attiviamo tanto spesso durante le nostre giornate, ecco che ci sentiamo stanchi e poco soddisfatti di come stiamo gestendo la situazione.

Che fare quindi per controbilanciare un po’ le cose?

Come gestire il tempo?

  • Sii indulgente – non caricare quantitativamente in maniera smodata la tua giornata. Non è cambiata solo la quantità, ma è cambiata anche la qualità con cui viviamo questo periodo. Ogni istante è più viscoso per certi aspetti, bisogna tenerne conto quando carichiamo le aspettative giornaliere.
  • Crea una nuova routine – poche cose, ma con costanza. In questo modo vai a creare una parte di controllo che è veramente tutto tuo. Oltre ad organizzarti meglio la giornata, scoprirai di avere un senso maggiore di auto efficacia.
  • Ricomincia da te – porta l’attenzione e le tue energie sulle cose che effettivamente dipendono da te. È un po’ come se ogni giorno, scegliendo quale parte di te vuoi nutrire e curare, stessi coltivando un tuo giardino personale. Depurarti dalle discussioni sterili e inutili, ti alleggerisci di un sacco di negatività gratuita e troverai le energie per curare te stesso con maggiore slancio

 E tu… da dove vuoi iniziare? 

 

Mamma di Liam, psicoterapeuta e consulente aziendale.
Sono specializzata in Terapia Breve Strategica e sono iscritta all’Ordine degli Psicologi della Liguria (n. 2275).
Mi occupo delle principali difficoltà psicologiche (del singolo, coppia famiglia) e lavoro con le persone sia in presenza, sia online.
Offro percorsi online per aiutare le persone a imparare come sviluppare il proprio potenziale, trasformando “i sogni in progetti concreti”.
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