Cerchiamo di prendere il lato positivo delle cose: il lockdown ci ha insegnato a risparmiare.
O almeno che possiamo sopravvivere senza avere continuamente il bancomat in mano.
Ecco alcune voci di risparmio che potremmo adottare anche a isolamento finito:
Sommario dei contenuti
1. Si vive anche senza parrucchiere
Non me ne vogliano le parrucchiere, ma se tutto va bene, una bella voce di spesa potrebbe essere depennata.
Io sono sempre andata in salone solo per il colore, non mi è mai passato per la mente di andare per la “messainpiega” (che trovo così anni ’50 personalmente) eppure spendevo tanto.
Ho i capelli biondi e un bel biondo naturale, con belle sfumature, costa. Dovevo andare ogni 6 settimane, considerata una media di 80 euro (a volte erano 50, altre 140 se dovevo fare il degradée completo o compravo uno shampoo) si può arrivare a 600 euro all’anno.
Non mi ero mai azzardata a fare la tinta da sola, nemmeno per la ricrescita, memore di due tentativi fallimentari in gioventù: una volta ero diventata color senape, un’altra verde vomito. Da allora mai più.
In quarantena mi è toccato, e devo dire che il risultato non mi dispiace. Se tutto va bene dovrei riuscire ad andare solo due volte l’anno, per qualche colpo di luce, il che dovrebbe significare un risparmio di circa 400 euro, non male!
2. Spesa intelligente
In questi due mesi abbiamo speso tantissimo al supermercato, ma c’è da dire che eravamo 4, colazione pranzo e cena, che i prezzi sono saliti e … che prendevamo molto più vino del solito, ma ora che posso fare la spesa con più calma e anche nei discount l’importo è sceso drasticamente.
Ho imparato a consumare molta meno carne, quasi nessun affettato, pochi formaggi, e a fare ottimi piatti con cose poco costose.
Se facevo carne sceglievo stinchi e non bistecche, per esempio, e in slow cooker vengono che è uno spettacolo.
Ho imparato a fare un curry di verdure spettacolare che abbino al naan: nelle verdure si possono mettere anche gli scarti (gambi di broccolo, ecc) e con meno di 10 euro si mangia in 4 per almeno due cene. Ora almeno due sere a settimana devo avere il mio curry, lo adoro, è poco calorico ed è davvero economico.
3. Meno take away e meno ristoranti
Io non ero una abituée del take away, anche perché la mia zona è poco servita, in ogni caso cuciniamo talmente bene che non ha molto senso.
In questi due mesi molti ristoranti della mia zona hanno iniziato a proporre vendite a domicilio, ma erano piatti regionali, che faccio già buoni di mio.
La pizza da asporto peccarità, una volta a settimana la preparo io ed è meglio di quella della pizzeria, quindi non ha senso.
Torneremo al ristorante, è un piacere e uno svago, ma sicuramente con più attenzione e meno frequenza.
4. Meno vestiti
Su questo non ci metto la mano sul fuoco. Non abbiamo comprato per ovvie ragioni, ma c’è da dire che si stava a casa con leggins e maglietta.
Ora ho già adocchiato una camicetta color carta da zucchero che già me la vedo.
Comunque sia, abbiamo imparato che non serve avere vestiti diversi ogni giorno, almeno.
5. La palestra
Ci si allena tanto bene a casa, perchè andare in uno spogliatoio puzzolente, perdere tempo e soldi, quando si può fare comodamente da casa?
6. Gli aiuti domestici
Chi aveva la colf, chi la signora che stirava, chi due ore a settimana chi 4 ore al giorno: tutti ci siamo arrangiati e siamo ancora vivi.
Se si può, è una manna, se c’è da risparmiare, abbiamo visto che possiamo farcela da soli.
7. Le vacanze
Già ci sembra un miracolo andare nel comune confinante, quando potremo andare a 100 km da casa in giornata sarà una festa.
Diciamo che impareremo ad apprezzare le bellezze nostrane.
8. I giocattoli
I figli sono sopravvissuti senza nuovi giochi, senza carte pokemon, senza le cazzatine prese ogni 3 per 2.
Possiamo continuare, per quanto mi riguarda.
9. Le pause pranzo
Io sono tornata al lavoro ormai da un mese, e ovviamente, essendo tutto chiuso, dovevo organizzarmi portandomi il pranzo da casa.
Ora iniziano a riaprire i bar e ogni tanto ho preso qualcosa da asporto, ma son quasi 10 euro alla volta, insomma, meglio la schiscetta da casa.
10. Gli aperitivi
No, gli aperitivi no, appena sarà possibile ci spendo mezzo stipendio, scusate.
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Detto questo, se potete SPENDETE.
L’economia è ferma, ci manca pure che tutti si mettano a fare gli amish.
Va bene risparmiare, ma qui si deve ripartire quindi…. dateci dentro!