Come organizzare il lavoro da casa

smartworking

 

Smart working è una locuzione divenuta ormai di uso più che comune complici gli eventi dell’ultimo anno.
La potremmo persino eleggere parola dell’anno, insieme a lockdown, ovviamente.

Prima del 2020, però, lo smart working, o lavoro da casa, per dirla in italiano, non era una forma di lavoro così generalizzata.

Diciamo che lo smart worker era una figura strana, ambigua, che si collocava a metà tra il lavoratore ed il “non so bene che faccia”, perché il lavorare da casa veniva – erroneamente – spesso associato a quel fastidioso “hai tutto il tempo che vuoi, tanto sei a casa”.

Cos’è lo smart working?

Lo smart working, anche detto lavoro da casa o lavoro agile, consiste nello svolgere presso la propria abitazione tutte quelle mansioni che si sarebbero svolte presso la propria sede di lavoro.

Vien da sé che alcune categorie di lavori non possano essere svolti altrove e che quindi lo smart working per alcune mansioni sia inutilizzabile.
Pensiamo per esempio ai lavori produttivi in fabbrica, così come alla commessa o alla cassiera.

Per chi invece può aderire a questa forma lavorativa, si tratta di riorganizzare il proprio lavoro svolgendolo altrove.

Per quanto riguarda gli orari, per definizione l’attività di smart working è smart, dunque può essere svolta senza vincoli di orario purché nel rispetto della durata giornaliera e settimanale contrattuale.

E’ però vero che invece in questo periodo emergenziale il lavoro da casa è tutto tranne che agile e che siamo molto spesso tenuti a rispettare gli orari che si sarebbero  rispettati andando in sede, salvo accordo differente tra il lavoratore e il datore.
Parlando di stipendio, invece, i lavoratori dipendenti non subiscono alcuna variazione, a meno che non ci sia una riduzione di orario concordata dalle parti.

Alcuni bonus legati alla presenza o all’attività esterna, possono essere sospesi (buoni pasto, indennità trasferte e così via).

Insomma, tecnicamente molti di noi non stano facendo smart working, ma un qualcosa di più simile al “faccio quello che farei in ufficio, però a casa”.

L’esperienza del lavoro da casa

A parole può sembrare un vero e proprio lavoro ideale: a casa propria, senza nessuno a cui dover rendere nota mentre si lavora… Insomma un vero Paradiso!

Ed invece, molte persone che hanno fatto quest’esperienza non si sono trovate assolutamente bene.

Tra le maggiori problematiche hanno riscontrato una difficoltà ad organizzarsi, una mancanza di contatto fisico e personale con i colleghi che a lungo andare porta ad estraniarsi.

A conti fatti, quindi, il lavoro da casa non è un idillio per tutti.

Smart working o no, ma come organizzare il lavoro da casa?

Vediamo quindi qualche consiglio per rendere il lavoro da casa un’esperienza migliore.

Prima di tutto essendo la casa sia il luogo di lavoro che il luogo in cui si vive c’è il rischio di “mischiare” le due cose e trascinarsi per tutto il giorno in più attività senza poi portarne a termine nessuna.

Come abbiamo anticipato, uno dei principali problemi riscontrati è proprio l’organizzazione.

A questo punto, capirete bene l‘importanza di creare un angolo in casa dedicato esclusivamente al lavoro e darsi degli orari per svolgere le determinate attività.

Ovviamente il tutto si complica se si lavora da casa e ci sono anche dei bambini.

Specie se questi bambini sono piccoli.

In questo caso ci sono dei piccoli trucchi che si possono adottare per rendersi la vita più facile.
Ne abbiamo parlato qui: Come gestire i bambini durante il lockdown.

Altrettanto importante è trovare una posizione comoda.
Dimenticate le patinate foto di instagram con felici lavoratori con tazze di caffè in mano che lavorano con il proprio pc portatile direttamente sul letto.

Vi sfido a lavorare una giornata intera seduti sul letto ed il giorno dopo non provare dolore anche nel più dimenticato muscolo che avete!

Apriamo ora un breve paragrafo dedicato all’abbigliamento: ci sono arrivate immagini di persone vestite con camicia e cravatta e pantaloni del pigiama.
Diciamo che se avete una riunione può essere una soluzione… Ma, in generale, anche se lavorate da casa è un bene quanto meno vestirsi del tutto. Non necessariamente come si farebbe quando si va in ufficio, va bene anche qualcosa di più comodo o sportivo, ma cercate di prendervi cura di voi stessi partendo da queste piccole cose, soprattutto se parliamo di una situazione – come quella attuale – che si prolunga nel tempo.

 

 

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1 Comment

  • Grazie per questo articolo. Purtroppo come ben detto, oramai è diventata la parola d’ordine. Però, stando a come vanno le cose, per fortuna che ce…in qualche modo bisogna ahimè campare…speriamo ben per tutti noi.

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