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È ricominciata la scuola, la routine è ripresa, le attività extrascolastiche via via stanno ripartendo.
E con la ripresa della vita quotidiana, non so voi, ma io sento anche riavvicinarsi la solita dose di stress e di malumori che accompagna la quotidianità nel rapporto con i figli:
hai fatto i compiti?
Forza che tra poco inizia la lezione di inglese!
Hai preparato la borsa di calcio?
Hai finito di studiare tedesco?
A che punto sei con la lezione di chitarra?
Presto che è tardi! (?!)
Sono certa che avete presente la realtà di cui parlo.
Quanto vorremmo tutti non cadere ancora in questo vortice di negatività e riuscire invece a gestire in modo più sereno il rapporto con i nostri ragazzi?
Come possiamo cercare di non farci travolgere dal nervosismo e dagli eventi e portare avanti il proposito di avere una relazione positiva con i nostri figli?
Possiamo provare a puntare sull’educazione positiva e utilizzare il potere di un sì.
Certo, dire no è importante, fondamentale, aiuta i bambini a crescere, stabilisce dei chiari confini e dà loro dei paletti necessari, ma dal dire i no che sono utili, al dire no per abitudine e comodità è un attimo, e ne abbiamo parlato tante volte.
Quanti no diciamo in un giorno senza che siano davvero indispensabili o almeno opportuni, come fosse invece una risposta automatica?
Perché si sa, una volta detto no, a dire poi un sì, si fa sempre tempo!
E un no, male non fa e rimette sempre i figli al loro posto, vero?
E invece il no va dosato, almeno tanto quanto il sì.
Il no inserisce una barriera, spezza un flusso relazionale, spegne un sorriso, mina la spontaneità, crea un conflitto. Tutto questo a volte è difficile e necessario: i no sono importanti, i bambini ne hanno disperatamente bisogno, i ragazzi ancora di più, e poi… E poi noi stessi siamo stati cresciuti a suon di no imparando che il no è la via maestra per la disciplina.
Solo che poi finisce che il no diventa un riflesso incondizionato e il suo valore educativo si azzera.
E in più crea conflitto e tensioni inutili.
Senza contare che quando diventa un sì per sfinimento, ci fa anche perdere in credibilità e autorevolezza.
E allora?
E allora impariamo a dosarli questi no e impariamo ad usare anche l’educazione positiva e il potere di un sì.
Su questi temi Fruittella ci invita a riflettere da qualche anno e più che mai in un momento come quello della ripresa della scuola e delle attività diventa importante farlo.
In questo periodo di collaborazione con Fruittella ho imparato a prendere coscienza dei no necessari e del potere di un sì, ho imparato a riconoscere distintamente i no inutili: mi capita ancora di dirne, non crediate! ma li riconosco come insensati nel momento stesso in cui li esterno, riuscendo così, almeno ogni tanto, a correggere il tiro.
Ho via via lavorato su me stessa e ho cercato di creare momenti sì con i miei figli:
Leonardo, ad esempio mi chiede spesso di cucinare insieme e ho imparato a non respingere l’invito per fretta o praticità, ma ad accoglierlo quando appena appena posso farlo. Sì, anche se poi lascia un gran disastro!
Certo non sempre è possibile, ma almeno ho imparato a non dire sempre no, ma a valutare a seconda del momento e della situazione.
E così abbiamo preparato dei piattini mica male!
Qualche giorno fa, proprio per aiutare la ripresa della routine col sorriso, ho detto sì ad un’intera giornata dedicata a lui da trascorrere facendo shopping nel suo centro commerciale preferito, con pranzetto a due in un ristorante che io non amo particolarmente, ma lui sì.
È stato bello per entrambi, devo dire… E lo ha ben predisposto al rientro a scuola.
La verità è che è complicato, ma in fondo dobbiamo prenderci un attimo, decidere che battaglie combattere, che obiettivi vogliamo raggiungere, che persone vogliamo che diventino i nostri figli e che genitori vogliamo essere noi: dobbiamo essere genitori (e persone) consapevoli.
Tutto poi verrà da sé.
Alle richieste non rispondiamo con un automatico “NO”, ma riflettiamo:
vedrete che sarà sufficiente per imparare a dosare i no e i sì e per capire che potere ha un sì se viene detto al momento opportuno.
Diciamo sì a tutto quello che è passare del tempo insieme, al creare ricordi che per i figli (ma anche per noi!) saranno importanti, diciamo sì a una cosa a cui i nostri figli tengono tanto e a cui magari abbiamo sempre detto no solo per pigrizia o chiusura mentale.
Diciamo sì al fare i compiti insieme con pazienza, senza che diventi un conflitto: troviamo il modo, l’adulto siamo noi.
Diciamo sì alla merenda fuori, alla passeggiata al parco anche se è tardi o siamo stanchi, diciamo sì alla caramella in più: magari scegliamola meglio e optiamo per le Fruittella con succo di frutta e senza coloranti artificiali.
Impegniamoci noi per primi perché quello che stiamo vivendo possa essere un ritorno a scuola e alle attività quotidiane il più possibile sereno.
E che sia un anno positivo per tutti!
Post in collaborazione con Fruittella
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